NAPOLI – Il quartiere Pianura è sotto ai riflettori della Procura. Lo testimoniano le operazioni a tappeto delle forze dell’ordine.
‘Scacco’ al clan Carillo-Perfetto: la polizia scopre il deposito della droga e sequestra un chilo e mezzo di hashish in una palazzina in via Evangelista Torricelli. La denuncia è a carico di ignoti. Ma gli inquirenti hanno già una traccia da seguire, per risalire al responsabile: considerano questo tratto di via Torricelli il bunker della cosca. La sostanza era nascosta in un fabbricato all’inizio della strada, alle spalle del rione Cannavino. Una zona sotto il monopolio dei Carillo-Perfetto.
Il ‘laboratorio’
L’hashish era in un grosso contenitore in plastica. Di più. Gli agenti hanno sequestrato anche materiale per confezionare le dosi. Una sorta di piccolo laboratorio: qui si preparavano le confezioni, per venderle al dettaglio nelle piazze di spaccio. A Pianura sono la prima fonte di guadagno dei clan. La Procura non ha dubbi: duro colpo alle casse del sodalizio, uscito vincente nella faida contro gli Esposito-Marsicano-Calone.
Gli scenari
Gli scenari sono inquietanti. Dopo aver vinto la battaglia, i Carillo-Perfetto avrebbero investito importanti risorse negli stupefacenti, con l’acquisto di grosse partite di droga per rifornire le piazze di spaccio. Obiettivo è aumentare gli incassi con la vendita dei narcotici e sfruttare il vantaggio. I poliziotti hanno intuito e stanno perquisendo decine di palazzine nel bunker dei Carillo al rione Cannavino, per intercettare gli stock. In particolare in via Evangelista Torricelli. Ma i blitz non scattano a caso: gli investigatori prendono di mira gli isolati dove abitano personaggi, riconducibili al ‘cartello’ vincente.
L’operazione
L’operazione nel cuore del quartiere Pianura è tuttora in corso. E sviluppi potrebbero arrivare a breve. Di certo il sequestro di quasi due chili di hashish ha destabilizzato gli equilibri interni. Potrebbero essere saltati i nervi nelle ultime ore. In un momento in cui la paranza sta cercando di battere cassa, dopo la lunga guerra con i Marsicano-Esposito-Calone. Ad oggi sono rimasti pochi ‘colonnelli’ liberi, dopo due inchieste che hanno azzerato i vertici. La polizia e i carabinieri hanno elevato al massimo il livello di allerta a Pianura: temono contraccolpi della faida. La partita è chiusa solo sulla carta. E basta poco per stravolgere gli equilibri. Il ‘fascicolo’ è sul tavolo della squadra mobile, che monitora la ‘mappa’ geocriminale con attenzione.
Alta tensione
Il maxi sequestro di hashish potrebbe essere scattato dopo una ‘soffiata’. Da mesi qui la tensione è alta, nonostante la calma apparente: la faida è cessata. Ma lo scontro prosegue sottotraccia. E gli affiliati si guardano bene dal varcare il perimetro del rione di riferimento. In sostanza i rischi sono elevati. Insomma la rivalità resta. C’è un odio viscerale dopo settimane di dura guerriglia. Sanno che adesso la battaglia non conviene a nessuno. Anzi, danneggia entrambi gli schieramenti, perché ferma lo spaccio in strada (coi controlli asfissianti delle pattuglie). E’ l’unica ragione, che spinge i ras a non dissotterrare l’ascia di guerra.
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