AGRIGENTO – Morte bianca ad Agrigento. Un ragazzo di 28 anni ha perso la vita in seguito a un incidente avvenuto sul posto di lavoro, ovvero l’esplosione di una bombola di ossigeno. Il giovane operaio stava lavorando all’interno di un capannone, quando è avvenuto lo scoppio fatale. Per gli accertamenti, sul posto stanno eseguendo i rilievi i carabinieri della tenenza di Aragona e gli uomini della polizia.
Agrigento, ennesima morte bianca. La vittima è un giovane operaio di 28 anni
La tragedia è avvenuta intorno all’una e trenta nella zona industriale di Agrigento, in territorio di Aragona-Favara. all’interno dell’azienda di gas medicinali Sapio Life. La vittima si chiamava Massimo Aliseo, aveva 28 anni. Era nato a Canicattì ma era residente ad Agrigento. Il ragazzo stava maneggiando la bombola nel capannone della ditta che produce e commercializza bombole di ossigeno. Era intento a sostituire il tappo di una bombola per uso medico, quando all’improvviso si è innescata la deflagrazione, per Massimo non c’è stato niente da fare. Lo scoppio infatti lo avrebbe colpito in pieno viso. La morte è praticamente avvenuta sul colpo.
Massimo Aliseo, che lavorava nell’azienda da meno di un anno, lascia una moglie e due figlie, l’ultima delle quali nata pochi giorni fa.
Tre persone in stato di shock
Subito dopo l’incidente, sul posto si sono recati gli agenti delle volanti della polizia di Agrigento, i carabinieri delle investigazioni scientifiche e i vigili del fuoco. Sono ancora da accertare le cause che hanno causato il decesso del giovane operaio. Sono invece sotto shock altre tre persone, che sarebbero state soccorse dopo essere state colte da un malore, molto probabilmente provocato dallo spavento in seguito all’incidente. Sul posto gli operatori del 118 del vicino ospedale San Giovanni di Dio. L’incidente ha fatto sospendere tutti i lavori in corso nell’azienda che da tempo opera nel campo dei rifornimenti medici delle bombole.
