Scricchiola il governo, Franceschini: “Maggioranza a rischio, serve un nuovo patto”

Il ministro dei Beni culturali Franceschini si rivolge agli alleati di governo: "Serve un nuovo patto altrimenti tutto è a rischio"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 09-09-2019 Roma Politica Camera dei Deputati - Voto di fiducia al governo Conte 2 Nella foto Luigi Di Maio, Dario Franceschini Photo Roberto Monaldo / LaPresse 09-09-2019 Rome (Italy) Chamber of Deputies - Vote of confidence to the government Conte 2 In the pic Luigi Di Maio, Dario Franceschini

ROMA – Dopo settimane di scontro interno su benefit aziendali e Plastic tax la manovra è arrivata in Senato. La maggioranza giallo-rossa si mostra sempre più divisa, anche se la prova dei numeri è ancora lontana: per arrivare al voto a Palazzo Madama sulla legge di bilancio molto probabilmente si dovrà aspettare ancora un mese. In questo clima sempre più teso il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini in un’intervista al ‘Corriere della sera’ ha lanciato l’idea di un nuovo patto di governo tra Pd, M5S e l’area di ‘Italia Viva’, che fa riferimento all’ex premier Matteo Renzi.

“Fermiamoci prima che sia troppo tardi”

“Serve un nuovo patto al governo. Basta furbizie, si decide insieme”, dice il capodelegazione del Pd che invita al buonsenso e alla lungimiranza. Senza questi elementi “tutto è a rischio” e per questo bisogna “fermarsi prima che sia troppo tardi”. Franceschini invita ad individuare obiettivi comuni per rendere efficace l’azione di governo ed evitare lotte intestine. “Questa esperienza è iniziata per evitare che Salvini assumesse i ‘pieni poteri’. Solo che si trattava di un elemento sufficiente a far partire il governo”. Ma per farlo durare “serve altro”. “Senza un metodo condiviso e senza una prospettiva comune non c’è futuro. Il Pd non ha collaborato alla nascita di questo governo solo per evitare l’aumento dell’Iva, cosa giusta ma non sufficiente. Intendiamo andare avanti, un passo alla volta. Se i patti saranno rispettati”, spiega il ministro.

“Conte fa il premier nel miglior modo possibile”

Franceschini difende Giuseppe Conte che “allo stato delle cose fa il premier nel miglior modo possibile” e si rivolge in maniera implicita a Luigi Di Maio e Renzi. L’appoggio al governo Conte “è stata una scelta consapevole e convinta. Ma ci sono delle condizioni minime per andare avanti. Sulla Finanziaria è prevalsa la logica delle bandierine di partito. Si sono addirittura fatti appelli alle opposizioni per ricercare in Parlamento maggioranze trasversali su emendamenti alla legge di Bilancio. E’ inaccettabile. Bisogna decidere sui provvedimenti senza furbizie e in modo collegiale, abbandonando l’idea di voler sconfiggere il partner di governo. Altrimenti si ripete il copione del governo gialloverde”, ha concluso invitando all’unità.

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