Scudo penale, è inciucio: la Lega aiuta De Luca

Il governatore De Luca sta ottenendo l’aiuto della Lega per approvare lo scudo penale sul Recovery

NAPOLI– Cadono i muri tra Pd e Lega che fanno squadra col presidente della Regione Vincenzo De Luca per approvare lo scudo penale alla spesa del Recovery e del Next Generation Eu, ‘cancellare’ l’abuso d’ufficio e superare con il disegno di legge a sua firma il codice degli appalti. L’entusiasmo con cui i leghisti si sono detti favorevoli alla ‘manovra’ del governatore fa dubitare della capacità del centrodestra di fare opposizione in consiglio regionale, dove l’abitudine di accordarsi nella logica del dare e avere non è venuta meno.

Stando a voci di palazzo, la contropartita all’appoggio del Carroccio sarà il voto favorevole del centrosinistra alla proposta di legge del capogruppo salviniano Giampiero Zinzi su ‘Disposizioni in materia di beni e attività culturali’. “La semplificazione burocratica per l’utilizzo dei fondi del Recovery è a nostro avviso opportuna – hanno sostenuto Zinzi e i consiglieri del suo gruppo Severino Nappi e Attilio Pierro – e la modifica del codice degli appalti è una necessaria battaglia di libertà e di equità per consentire una maggiore competitività delle nostre aziende, penalizzate rispetto alla concorrenza europea. Piuttosto, se i 5 stelle sono alla ricerca di motivi di contrasto politico con De Luca non hanno che da chiedere a noi della Lega che le conduciamo ogni giorno, sui temi veri che riguardano la vita e le necessità dei campani. Il resto è un trito teatrino della politica vecchio stampo, ruolo che agli ex rinnovatori ormai calza a pennello”.

Chi è senza peccato scagli la prima pietra: ad oggi, all’interno del parlamentino campano è difficile capire chi è all’opposizione di De Luca. In un modo o nell’altro e per ragioni diverse le opposizioni spesso strizzano l’occhio al governatore. Oggi sono i salviniani, ieri i grillini che, però, sullo scudo penale non hanno intenzione di indietreggiare, certi del fatto che la semplificazione si possa realizzare semplicemente rendendo gli uffici che dovranno gestire i fondi europei all’altezza del compito.

Dopo le dichiarazioni di Valeria Ciarambino, ieri a parlare del legame fra Carroccio e De Luca è stato il deputato pentastellato Luigi Iovino. “È un filo neppure tanto sottile quello che lega Vincenzo De Luca a Matteo Salvini – questo il j’accuse – con quest’ultimo che invoca la sospensione del codice degli appalti, mentre il governatore della Campania firma addirittura un disegno di legge per creare uno scudo penale a tutela di chi spenderà i soldi del Recovery Fund. Niente più abuso d’ufficio per chi maneggerà quelle risorse, si legge all’articolo 2 della proposta di modifica della legge nazionale che De Luca vuole proporre alle Camere dove, in caso di approdo, si scontrerebbe con il nostro più totale dissenso”.

Alla Campania serve avviare realmente il processo di sburocratizzazione della macchina amministrativa più che trovare escamotage per superare le norme vigenti in fatto di appalti e non solo. “Il presidente della giunta campana – ha aggiunto Iovino – si occupi di spendere bene le risorse che arriveranno, evitando di bruciarle come per dieci anni hanno fatto sia lui che il suo predecessore Caldoro, ricorrendo spesso all’espediente dell’accelerazione della spesa per palese incapacità a investire i fondi europei. Non è salvaguardando i furbetti che usciamo da questa crisi e rilanciamo la Campania e il Sud”.

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