ROMA – Scuola e green pass: sarà la app VerificaC19 che entrerà in funzione dal 13 settembre prossimo (gli studenti dell’Alto Adige sono già tornati tra i banchi) a controllare se il personale scolastico sarà in regola con il certificato verde. Sarà il modo per velocizzare i controlli attualmente ancora manuali che gli 8.100 dirigenti scolastici italiani dovranno seguire ogni giorno. Una soluzione tecnica fornita da Sogei ed elaborata dal governo e dal Garante per la Privacy. Al quinto ‘disco rosso’ scatterà la sospensione dal lavoro e dello stipendio.
La piattaforma
L’app metterà in funzione una rete informativa tra il Sistema informativo dell’istruzione (Sidi) e la Piattaforma nazionale digital green certificate (Pndgc). Per cui i dirigenti scolastici una volta collegatisi al Sidi, potranno accedere ad una schermata con i codici fiscali del personale presente a scuola. Solo così si potrà sapere se il personale presente in istituto sarà i regola con il green pass. Una novità che ha fatto felici i presidi che ha permesso così di agevolare, e non di poco il loro lavoro co controllo: “Sarebbe stato preferibile – ha sottolineato Antonio Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi – avere già oggi la Super app. Così non è stato, speriamo che arrivi nei prossimi giorni perché sarebbe problematico il controllo ad personam”.
Il dissenso
Ma all’interno della schiera dei docenti c’è chi non è d’accordo. Sono oltre 300 gli insegnanti universitari che hanno mostrato il loro dissenso con la sottoscrizione di un appello definendo l’obbligo del Green pass “discriminatorio”. E hanno aggiunto: “Molti tra noi hanno liberamente scelto di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid-19, convinti della sua sicurezza ed efficacia. Tutti noi, però reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza, in quanto in contrasto con i dettami della Costituzione”. All’università non solo il personale e i docenti, ma anche gli studenti dovranno presentare il Green pass per poter frequentare le lezioni in presenza, a differenze degli altri gradi di istruzione.
La promessa
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi con l’inizio del nuovo anno scolastico ha promesso nuove assunzioni previo concorsi per docenti: “Abbiamo già fatto 60mila assunzioni in ruolo – ha detto – e anticipato di 40 giorni gli incarichi annuali, i professori saranno in cattedra dal primo giorno di scuola”. Tra le misure in vigore sarà sempre necessario l’uso della mascherina che potrà essere sospesa solo nel caso in cui in aula ci saranno alunni tutti vaccinati: “E’ un segnale forte di ritorno alla normalità” ha sottolineato Bianchi.