Scuola, Lamorgese: “Contro il disagio degli studenti servono ascolto e confronto”

"Ora che pare vedersi la luce in fondo al tunnel" ma durante la pandemia dovuta al Covid c'è stata la "chiusura al mondo esterno, il lockdown, soprattutto per quanto riguarda i ragazzi"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 09-02-2022 Roma Camera dei Deputati - Informativa della Ministra Lamorgese sugli scontri durante le recenti manifestazioni di studenti Nella foto Luciana Lamorgese

ROMA – “Ora che pare vedersi la luce in fondo al tunnel” ma durante la pandemia dovuta al Covid c’è stata la “chiusura al mondo esterno, il lockdown, soprattutto per quanto riguarda i ragazzi. La scuola ha un ruolo fondamentale perché è il luogo dove si costruiscono rapporti. Dove si cresce, ci si aiuta insieme ad affrontare il mondo che c’è fuori dalle aule. Eppure quel momento è mancato e ha lasciato dei segni”. Così Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno, al convegno ‘Prefetture, sicurezza e intelligence’ all’università Luiss Guido Carli.

“Lo vediamo anche ora nelle manifestazioni, nel senso di disagio che hanno i giovani oggi”, aggiunge. “E allora intercettare questi disagi da parte dei prefetti è importantissimo perché bisogna instaurare un dialogo, un confronto soprattutto coinvolgendo le strutture scolastiche e la società civile – prosegue Lamorgese – perché quando vediamo un grande senso di disagio parlare di repressione vuol dire che una parte della società ha già fallito nel proprio compito perché non è andata alla sostanza: essere vicino ed ascoltare i ragazzi.

LaPresse

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