LAMPEDUSA – Un tira e molla infinito. Ma intanto due passeggeri che sono stati accolti perché bisognosi di aiuti immediati. La situazione relativa alla Sea Watch 3 è, al momento, tutta qui. Ma la sensazione è che le pagine di una storia per certi versi assurda e comunque mai vista prima siano ancora tante da scrivere.
Due migranti fatti scendere dalla Sea Watch 3
Perché se l’imbarcazione è ancora bloccata all’ingresso del porto di Lampedusa, dalla stessa sono stati fatti scendere altri due migranti. È accaduto nella tarda serata di ieri. Tra i due un ragazzo minorenne: entrambi sono stati trasferiti a terra per un’urgenza medica. Dallo scorso 12 giugno, giorno in cui la Ong aveva soccorso 53 migranti a largo della Libia, ad oggi sono successe tante cose. In generale la situazione è diventata sempre più difficile. Le condizioni di salute degli ‘ospiti’, come ha più volte denunciato l’equipaggio, sono via via peggiorate ma il blocco stabilito dal governo italiano impedisce alla nave qualsiasi movimento verso il porto.
Le posizioni di Salvini e Conte
La linea politica sembra piuttosto chiara. Da un lato Matteo Salvini, che ha ribadito un punto fermo, vale a dire che la nave entrerà nel porto soltanto se l’equipaggio viene arrestato, la Sea Watch sequestrata e i migranti ricollocati in Europa. Dall’altro il premier Giuseppe Conte che si trova ad Osaka per il G20, che si è detto irritato da quanto sta accadendo. E che, al tempo stesso, ha annunciato l’avvio di contatti diplomatici con l’Olanda. La situazione è davvero delicata, difficile dire cosa accadrà a breve. Certo è che gli sbarchi non si fermano. Proprio questa mattina al largo di Lampedusa è arrivato un barchino con sedici migranti provenienti dalla Tunisia. Una piccola imbarcazione di legno che è stata notata all’ingresso del porto da una motovedetta della guardia di finanza: le fiamme gialle li hanno raggiunti e immediatamente ‘scortati’ sulla terraferma.