Concorsi truccati, sospesi rettore e nove professori dell’università di Catania

Le accuse per loro sono di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d'asta

Foto Andrea Di Grazia/Lapresse

CATANIA – Concorsi truccati. È questo il fulcro delle indagini delle forze dell’ordine all’interno delle università italiane. Questa mattina i primi provvedimenti. Il rettore dell’ateneo di Catania, Francesco Basile e altri nove professori della stessa università sono stati infatti sospesi dal servizio per decisione del giudice per le indagini preliminari.

Indagati per concorsi truccati

Tutti risultano al momento indagati per associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta. Si tratta di un’attività importante, quella degli inquirenti, che sembra appena iniziata. ‘Università bandita’, questo il nome dell’operazione messa in campo dalla Digos coordinata dalla procura etnea. Nel complesso sotto la lente di ingrandimento ci sono al momento 27 concorsi. Sono quaranta, invece, i professori indagati degli atenei di Bologna, Cagliari, Catania, Catanzaro, Chieti-Pescara, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Padova, Roma, Trieste, Venezia e Verona. I provvedimenti in questione danno l’idea di come si sia di fronte d una situazione piuttosto delicata. E di come, a seguito di indagini di fatto appena iniziate, i risultati potrebbero essere a dir poco clamorosi. Nel frattempo va detto che l’ordinanza nei confronti dei suddetti professori è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari di Catania. Si tratta di applicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio emessa su richiesta della locale procura distrettuale ed eseguita da personale della polizia di Stato. I nove docenti destinatari del provvedimento sono professori che ricoprono posizioni piuttosto importanti nell’ambito della struttura gerarchica all’interno dei Dipartimenti dell’università di Catania.

Indagini ancora in corso

In queste ore gli agenti stanno eseguendo decine di perquisizioni che rappresentano il passaggio obbligato dopo l’inizio dell’inchiesta partita dalla Digos di Catania. Di fatto, ad oggi, quei ventisette concorsi sono stati definiti dall’accusa “truccati”.i vincitori sono stati indirizzati verso ruoli importanti. Nello specifico, infatti, hanno riguardato l’assegnazione di 17 posti per professore ordinario, quattro per professore associato e sei per ricercatore.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome