MILANO – “Il velivolo Moonbird della Sea Watch ha cercato le venti persone ha stabilito un contatto visivo con una barca di legno blu. Confermandola presenza di una ventina di persone a bordo e nessun motore. I passeggeri hanno riferito ad Alarm Phone che alcuni di loro verrebbero uccisi se riportati in Libia”. Lo scrive su Twitter Alarm Phone in merito all’imbarcazione alla deriva nelle acque al largo della Libia, dalla quale risultano otto dispersi.
Imbarcazione al largo della Libia, Sea Watch lancia una zattera di salvataggio
“Dopo che Moonbird ha inviato una chiamata Mayday-Relay a tutte le risorse dell’area, un aereo militare non identificato (probabilmente europeo) ha risposto, ha lanciato una zattera di salvataggio. E ci ha chiesto di contattare la guardia costiera tunisina”. Lo scrive su Twitter Sea-Watch International in merito al proprio velivolo Moonbird partito per cercare l’imbarcazione alla deriva nelle acque al largo della Libia, dalla quale risultano otto dispersi. “Finora – conclude il tweet – nessuna risposta utile da nessuna autorità Sar”.
La denuncia di Sea Watch
“Informato di un’emergenza, qualsiasi Mrcc (Maritime Rescue Coordination Centre, ndr), non importa se di Brema o Roma, ha il dovere di rispondere con tutti i mezzi necessari. Per garantire la sicurezza dei naufraghi, fino a quando non avvenga un salvataggio. Ciò include il dirottamento delle imbarcazioni commerciali. Dichiararsi non competenti – denuncia Sea-Watch International – è #nonassistance!”.
Interviene il velivolo dell’Ue
“Il velilovo coinvolto fa parte dell’operazione dell’Unione europea Sophia. Tuttavia, Mrcc (Maritime Rescue Coordination Centre, ndr) di Roma si rifiuta di gestire il caso e fa ancora riferimento al Jrcc (Joint Rescue Co-ordination Centre) della Libia, dilaniata dalla guerra, come autorità competente”. Lo scrive su Twitter Sea-Watch International in merito all’aereo che ha lanciato una zattera di salvataggio all’imbarcazione alla deriva nelle acque al largo della Libia. Dalla quale risultano otto dispersi.
Si chiede l’intervento di una nave di soccorso
“Moonbird – si legge ancora nel tweet di Sea-Watch a proposito del proprio velivolo inviato in zona – è a terra per il rifornimento di carburante e tornerà sulla scena per monitorare. Ma una nave di soccorso è necessaria al più presto”.
(LaPresse)