Sea Watch, sì di Salvini allo sbarco ma solo se i migranti andranno in Olanda o in Germania

Perché la nave batte bandiera olandese e l'Ong ha sede in Germania

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA – Arriva il sì di Matteo Salvini allo sbarco dei migranti presenti sulla Sea Watch ma ad una condizione: soltanto se poi se ne occuperà la Germania o l’Olanda.

Approvato lo sbarco della Sea Watch

Nella prima affonda le radici l’organizzazione umanitaria. Olandese è invece la bandiera della nave. Ambedue, secondo Salvini, dovranno assumersi la loro responsabilità poichè “in Italia abbiamo già accolto e speso anche troppo” sostiene il ministro dell’Interno. Uno spirito che potrebbe allontanare ancor di più l’Italia dalle due nazioni, che già hanno mostrato delle diversità di pensiero in merito. L’Olanda ha infatti fatto sapere di non avere alcun obbligo giuridico e di essere disponibile all’accoglienza soltanto di coloro che hanno lo status di rifugiato.

Luigi Di Maio: pronti ad un incidente diplomatico con l’Olanda

Luigi Di Maio, intervenendo a “Quarta Repubblica” in onda su Rete 4, ha rincarato la dose. “Il caso Sea Watch è all’attenzione della Corte europea dei diritti dell’uomo. Sui migranti è tempo che rialziamo la testa. O l’Unione europea distribuisce i 47 migranti o, ancor meglio, l’Olanda se li prende: la bandiera non è un’indicazione folklorstica, indica che quella barca è olandese” ha affermato. Poi la sentenza che non lascia spazio ad alcun dubbio: “siamo pronti ad un incidente diplomatico con l’Olanda”.

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