NAPOLI – Paura nel cuore del quartiere Secondigliano. Incendio in un palazzo a cinque piani, evacuate trenta persone, tra cui quattro bambini.
Il rogo sveglia un intero isolato lunedì sera. Alle 22 i carabinieri della stazione Secondigliano sono i primi ad arrivare in via Sardegna. Non c’è un secondo da perdere: fiamme e fumo sono già ai piani alti. Nell’edificio ci sono ancora delle persone. Tutte vengono accompagnate all’esterno del fabbricato in meno di venti minuti. Poi le operazioni per spegnere il rogo divampato nell’edificio.
I vigili del fuoco ci impiegano due ore, per controllare l’incendio e mettere in sicurezza lo stabile. Ma non è tutto. I residenti non possono rientrare negli appartamenti.
Bisogna effettuare verifiche strutturali, per valutare eventuali danni. E’ il protocollo di sicurezza. Scendono in campo i tecnici dei pompieri, che passano al setaccio ogni piano della palazzina.
Da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare, pare che le fiamme sarebbero riconducibili al malfunzionamento di una stufetta elettrica all’interno di un appartamento al piano terra.
Il fumo ha interessato l’intero stabile composto da cinque piani e i militari con i vigili del fuoco hanno fatto evacuare i 30 inquilini presenti di cui quattro bambini.
Le fiamme sono state domate, prima che si propagassero all’intero edificio.
Gli investigatori dell’Arma fanno sapere che solo ieri mattina i residenti del civico 47 sono stati fatti rientrare nelle loro abitazioni. Dichiarata inagibile la stanza al piano terra, dove sarebbe partito l’incendio.
Sono tuttora in corso accertamenti delle forze dell’ordine. E i carabinieri hanno inviato una dettagliata informativa alla procura della Repubblica, che potrebbe disporre ulteriori accertamenti nei prossimi giorni. Intanto sono stati ascoltati gli abitanti nel palazzo e i militari hanno raccolto le prime dichiarazioni per avviare le indagini, dopo l’incendio in via Sardegna.