NAPOLI – I clan alzano la voce nel quartiere Secondigliano. E lo fanno nel loro stile.
Un gruppo di dieci veicoli tra scooter di grossa cilindrata e moto enduro ha sfilato lungo il corso Secondigliano a velocità sostenuta. Tra i passanti alle nove della sera di giovedì. Una ‘stesa’ tra le palazzine.
Secondo i primi elementi raccolti dalle forze dell’ordine, sono personaggi dei clan locali, che hanno mostrato i muscoli. Resta da capire cosa ci sia dietro, lo scenario. Perché lo hanno fatto?
Andiamo con ordine. Gli investigatori hanno ascoltato i testimoni. Ecco quello che si sa: la paranza è partita da Scampia (da via Roma verso Scampia), altezza quadrivio. Ha proseguito in direzione del corso Secondigliano. Qui il gruppo in moto si è affiancato più volte alle auto nel traffico. I centauri guardavano negli abitacoli. E questo ha fatto scattato lo stato di massima allerta delle forze dell’ordine: cercavano qualcuno e non lo hanno trovato. Sul posto sono arrivate due Volanti della polizia. Ma il gruppo in moto si era già allontanato.
Due le ipotesi: cercavano qualcuno del clan rivale per pestarlo in strada (dimostrazione di forza), o un agguato fallito, dopo la soffiata di un ‘palo’.
Gli scenari sono inquietanti: gli unici ras che hanno la forza di muoversi in questa zona e soprattutto in questo modo sono quelli di stanza nelle palazzine della ‘33’, al Lotto G, nel lotto Sc e al Don Guanella. Ma tutti si sono coalizzati per il business della droga e ‘lavorano’ sotto ai Di Lauro. Anche la Vanella Grassi si è allineata. Dunque il raid in moto potrebbe svelare un retroscena recente, frizioni sorte nelle ultime ore. Attriti che potrebbero scatenare una sorta di guerriglia urbana tra Scampia e Secondigliano. Saranno i fatti di cronaca a dirlo. Intanto qui è salita la tensione ai massimi livelli, come non accadeva da tempo.
Ieri gli investigatori hanno esaminato anche i filmati registrati da alcune telecamere di sorveglianza al corso Secondigliano. Resta da capire cosa sia successo l’altro ieri sera. L’obiettivo è individuare le persone in moto. E stando al racconto dei testimoni, sono personaggi noti della malavita locale. Resta da capire come il motivo della scorribanda.
Gli accertamenti delle forze dell’ordine sono tuttora in corso.
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