La mazurca dei direttori generali delle Asl campane

Vincenzo Piscopo
Vincenzo Piscopo

di Vincenzo Piscopo*

Sulla mazurca dei Direttori generali delle ASL Campane mi sono fatto un’idea ed esprimo il mio personale diritto di critica.

Nella costellazione del pianeta sanitario (risalente alla 833/78), esistono due tipologie di amministratori, ognuno con proprie caratteristiche personali che si originano dalla sommatoria di alcune variabili. In primis cultura, storia e provenienza politica.

Ceteris paribus: alla prima categoria sono rinvenibili gli amministratori che hanno una grande propensione all’ascolto, che dismettono il proprio ruolo e si fondono con gli operatori dell’Azienda per raggiungere alti traguardi scientifici. Costoro parlano di etica, di morale, di umanizzazione ed hanno una leadership coinvolgente. L’altra tipologia è rappresentata dai “ragionieri sanitari”, cioè coloro i quali antepongono la rigida logica dei numeri all’umana gestione dei rapporti, delle relazioni umane, dell’umanizzazione delle cure.

Mutatis mutandis: possiamo classificare i direttori generali in due categorie, i manager del cuore ed i manager delle tabelline.

A quale tipologia di persone bisogna affidare la gestione sanitaria?

Qui ci viene in aiuto la politica fatta da politicanti senza alcuna conoscenza di gestione sanitaria, e qualche volta senza neanche lo spessore culturale adeguato. Costoro, seppure privi dei necessari requisiti, decidono le sorti del sistema sanitario regionale e sono esenti da qualsiasi responsabilità penale o patrimoniale.

Operatori assoggettati al volere politico non riusciranno mai a creare il benessere sanitario. Quali indicatori utilizzeranno mai per far ballare la mazurca, quali indicatori utilizzeranno per non far ballare un direttore generale? 

Ai miei tempi, durante le feste di ballo, era in uso il “gioco della spazzola”: se volevi ballare con una ragazza, ti presentavi, porgevi la spazzola al cavaliere e lui ti cedeva la dama.

Se sei un manager col cuore, se produci risultati lusinghieri nella gestione pandemica, se un piccolo ospedale viene soprannominato “il grande ospedale”, se ciò attrae fondi e benevolenze dai privati, se ti spogli dei panni del “direttore megagalattico” e lavori a fianco dei tuoi collaboratori, se ti rendi disponibile a ricevere tutti, a prescindere dal grado e dalla funzione, cioè se sei un manager col cuore, stai attento che qualcuno si presenterà con una spazzola!!

Ecco, in altre situazioni e circostanze che riguardano la mia vita personale, sono stato ben felice che qualcuno si sia presentato con la spazzola. La presentazione di quella spazzola ha rappresentato l’affermazione del fallimento dei ragionieri delle tabelline e della vera politica.

*sociologo

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