MILANO – Gli investigatori della Squadra Mobile di Como lo hanno trovato esattamente 6 anni dopo la sua scomparsa. Il corpo di Antonio Deiana, 36enne di Villa Guardia, era seppellito nel seminterrato di una palazzina di via Della Pila a Cinisello Balsamo. Le sue ossa sono riaffiorate nelle ultime ore. I poliziotti, individuato il luogo dell’occultamento del cadavere, sono riusciti ad identificare anche il presunto autore dell’omicidio.
L’arrestato
È finito in carcere a Monza Luca Sanfilippo, 47 anni, residente nella stessa palazzina della vittima. Il 20 luglio del 2012 avrebbe accoltellato Deiana, per poi scavare una fossa in quello stesso seminterrato che lo ha tenuto nascosto finora. L’uomo avrebbe fornito l’indicazione del punto esatto in cui scavare. Da giovedì sono al lavoro gli specialisti del Labanof per recuperare i resti e ricavare da quel sepolcro improvvisato qualunque informazione che possa aiutare a ricostruire nei dettagli la fine di Antonio Deiana.
La ricostruzione
Quel giorno era uscito da casa all’ora di pranzo, dicendo che avrebbe avuto un incontro in serata, ma da quel momento era sparito. Esattamente come era successo al fratello Salvatore tre anni prima, ucciso a 40 anni l’8 marzo 2009. Il suo corpo, seppellito in un bosco di Oltrona San Mamette era stato ritrovato soltanto a giugno 2015. Un delitto per il quale sono già stati identificati e condannati i due responsabili. Secondo quanto ricostruito finora, quel giorno la vittima si era vista con Sanfilippo, che gli aveva messo a disposizione un locale; lì avrebbe dovuto incontrare qualcuno per consegnargli della cocaina. Ma quell’incontro non si sarebbe mai svolto. I due litigarono: Sanfilippo aggredì Deiana accoltellandolo a morte. Lo seppellì, sostengono gli inquirenti, nell’interrato della palazzina, scavando una fossa profonda mezzo metro. Solo successivamente, però, sulla tomba ‘improvvisata’ fu fatta una gettata di cemento.
Le ore successive
Dopo l’omicidio Sanfilippo avrebbe chiamato un amico chiedendogli di aiutarlo a sbarazzarsi del cadavere. E proprio quel compagno, qualche settimana fa, non riuscendo più a tenere per sé questo peso, ha raccontato tutto ad un poliziotto. Ora risulta indagato per occultamento di cadavere, ma grazie alla sua collaborazione gli investigatori stanno facendo luce sulla scomparsa di Antonio Deiana. Per affermare con certezza che si tratti dei suoi resti, occorrerà però attendere gli esiti delle comparazioni scientifiche.