M5S, Vaccaro apre a De Luca sul terzo mandato

NAPOLI – L’era Conte è veramente iniziata? Il Movimento 5 Stelle ha necessità di riorganizzarsi sui territori ancor prima che a livello parlamentare. Il tutto cercando di superare indenni i ricorsi che gli attivisti continuano a presentare Molte le cose da definire nelle prossime settimane per arrivare preparati alle Amministrative e, nei prossimi mesi, per affrontare le Politiche. A fare il punto con Cronache è il senatore del M5S Sergio Vaccaro.

Senatore, pochi giorni fa gli iscritti hanno confermato Conte alla guida del M5S, ma gli attivisti con l’avvocato Borrè continuano a presentare ricorsi. 

Ogni passaggio è stato fatto ascoltando i legali che ci seguono. Laddove ci saranno altre sospensive ne prenderemo atto, ma nulla toglie al fatto che Conte è stato legittimato dagli iscritti.

Dagli iscritti ma non pienamente da Di Maio e dai suoi che sembrano restare in contrasto con Conte. Le spaccature interne sono sanabili?

C’è la cattiva abitudine di definire strappo, quello che è un semplice confronto tra persone che in alcuni momenti si trovano su posizioni diverse. Il confronto ci sarà sempre, siamo una forza democratica ed è giusto che ognuno esprima le proprie idee. Non vedo contrasti personali per la leadership tra Conte e Di Maio che, tra l’altro, tempo fa, si è fatto da parte volontariamente per dedicarsi a tempo pieno all’incarico di ministro.

Quindi secondo lei non c’è nessuna guerra di potere tra i due. Ma tra Di Maio e Fico? Chi è il leader in Campania?

Non c’è un leader campano, ci sono tanti soggetti che fanno parte di un contenitore politico e che cercano di determinarsi sui territori. Sono i voti che prende ognuno a determinarne l’indice di gradimento.

Considerato che in Città Metropolitana il più votato è stato un dimaiano e che in consiglio comunale a Napoli il capogruppo fichiano Borriello è stato sostituito con la Sorrentino, è plausibile pensare che Di Maio sia in vantaggio?

Salvatore Cioffi è un esponente storico del M5S e sta facendo un ottimo lavoro a Pomigliano. Fichiano o dimaiano è un aggettivo che lascia il tempo che trova. Si apprezza il lavoro che una persona svolge.

Borriello fichiano ed ex di De Magistris è stato sostituito però. 

Non posso prendere posizioni su quello che è successo, non mi esprimo sugli equilibri che non conosco bene. Il fatto che Borriello fosse vicino a de Magistris non credo rappresentasse un problema anche perché si è sempre saputo che il presidente Fico ha sempre avuto un buon rapporto con De Magistris.

E’ favorevole alla deroga al secondo mandato?

Credo innanzitutto che dovremmo concentrarci sull’ organizzazione territoriale e poi su quella parlamentare. Bisogna rilanciare l’azione sui territori anche dando la possibilità a tante figure, come quella degli attivisti e dei consiglieri comunali che hanno dato un contributo prezioso, di crescere. Inizierei a riorganizzare il M5S dalla base. Per quanto riguarda la deroga, all’interno del regolamento e dello statuto non c’è scritto nulla sul limite dei due mandati. Al netto di ciò che avevamo detto che non avremmo mai fatto, cambiando idea più volte perché cambiare idea era giusto, credo che su questo potremmo far decidere agli iscritti. La politica non è un mestiere, ma serve esperienza all’interno del Parlamento.

Anche il governatore Vincenzo De Luca vorrebbe il terzo mandato. 

Non ci vedo nulla di male, non sono contrario al terzo mandato. Perché credo che se i cittadini votano qualcuno, indipendentemente dal numero dei mandati, è giusto che questo si occupi della cosa pubblica. Vale per la deroga i due mandati per il Movimento e vale per lui.

A Volla l’asse con il Pd su cui lei ha insistito regge. E’ un’esperienza da ripetere?

A Volla abbiamo fatto un esperimento politico e stiamo lavorando bene, ci confrontiamo su tutto e credo sia stato avviato un percorso che può continuare anche in futuro. Sono assolutamente favorevole, dove possibile all’alleanza con il Pd, ma anche con nuove forze politiche che condividono le nostre posizioni. L’importante è convergere sui programmi. Non escludo nessun progetto politico.

La pattuglia di senatori e deputati grillini è molto numerosa, crede che chi non troverà spazio nel M5S potrà essere ‘ospitato’ nel Pd o in altri partiti? 

Secondo me è possibile, non lo escludo.  Ancora non abbiamo discusso o deciso come selezionare i candidati. Al di là del numero di mandati nessuno deve sentirsi minacciato. Io per esempio se ci sarà l’opportunità mi ricandiderò, altrimenti tornerò a fare il mio lavoro e farò attivismo. Inoltre credo che la perdita dei consensi sia fisiologica, ma al Sud è diverso. Al Sud siamo avvantaggiati. 

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