MILANO – E’ già l’Inter di Antonio Conte e Romeu Lukaku. Con una prestazione feroce, a tratti straripante, i nerazzurri battono il Lecce 4-0 a San Sito e mandano subito un segnale fortissimo al campionato. Per la vittoria dello Scudetto ci sono anche loro. Certo il Lecce è una neopromossa e bisogna attendere esami più probanti, ma sicuramente in questi primi novanta minuti a San Siro si è già intravista quella che è la filosofia contiana: una squadra aggressiva, sempre concentrata e alla ricerca costante della verticalizzazione per mettere in difficoltà gli avversari.
I gol di Brozovic, Sensi, Lukaku e Candreva illuminano la notte del Meazza
Il croato è un metronomo straordinario. L’ex Sassuolo gioca una partita a tratti scintillante segnando una rete di pregevole fattura (sarà contento il ct azzurro Mancini). Il bomber belga anche se indietro di preparazione timbra il cartellino e si dimostra già perfettamente inserito nei meccanismi della squadra. L’esterno sembra rinato e firma una rete da cineteca.
L’impressione è che l’Inter, fra le big, sia la squadra più pronta in questa fase e se dal mercato dovessero arrivare un altro attaccante (Sanchez o Dybala) e un centrocampista di maggior presenza fisica (il sogno è Milinkovic) allora davvero nulla sarebbe precluso. Niente cori o striscioni per Conte (il passato juventino non si dimentica), ma intanto la sua Inter sembra proprio la sua prima Juve. Per quanto riguarda il Lecce, aldilà del risultato pesante, apprezzabile la personalità con cui la squadra di Liverani è scesa in campo a San Siro.
Conte si affida alla coppia Lukaku-Lautaro Martinez per la sua prima partita ufficiale sulla panchina dell’Inter. Contro il Lecce a San Siro saranno in 65mila a spingere i nerazzurri (nutrita la presenza ospite). Il tecnico salentino schiera un 3-5-2 con Handanovic in porta; D’Ambrosio, Ranocchia e Skriniar in difesa; a centrocampo Candreva, Brozovic, Vecino, Sensi e Asamoah.
In attacco il bomber belga e l’attaccante argentino. Solo panchina per l’altro nuovo acquisto Barella, mentre Godin non è in lista. Come da previsioni, Icardi va in tribuna. Nel Lecce, neopromosso in Serie A, Liverani si affida alla coppia La Mantia-Lapadula con Falco a supporto.
Inizio veemente dell’Inter, in puro stile Conte
I nerazzurri aggrediscono il Lecce nella propria metà campo e dopo appena cinque minuti sfiorano il gol del vantaggio prima con Sensi e poi con Lautaro. Pagato lo scotto del noviziato, il Lecce prova a farsi vedere dalle parti di Handanovic con un paio di insidiosi calci d’angolo. Dopo dieci minuti si mette in moto Lukaku, con una devastante progressione di 50 metri verso l’area avversaria sventata dalla difesa salentina.
Sul fronte opposto, occasione clamorosa per Lapadula che, sfuggito alla difesa, supera in uscita Handanovic e prova a sorprenderlo con un pallonetto dalla distanza respinto da Skriniar. Al quarto d’ora occasionissima per l’Inter, con Lautaro che manda a lato di testa su cross di Candreva.
Replica giallorossa con un sinistro dal limite di Tachtsidis parato da Handanovic
Al 21′ l’Inter passa in vantaggio con un gran destro dal limite all’incrocio dei pali di Brozovic. Il Lecce accusa il colpo e dopo tre minuti subisce il raddoppio, firmato da Sensi a coronamento di una splendida azione personale. Esplode San Siro. La squadra di Liverani sbanda, come un pugile sull’orlo del ko, l’Inter tracima nell’area avversaria sfiorando il terzo gol ancora con Brozovic, poi con Asamoah. Dopo mezzora a tutta, la squadra di Conte rifiata e il Lecce torna a farsi vedere in avanti con Lapadula e La Mantia.
Nel secondo tempo buona partenza del Lecce, pericoloso nel giro ci pochi minuti con La Mantia, poi con Falco (serpentina ubriacante in area), Lapadula e Calderoni. La replica nerazzurra affidata a Sensi, incontenibile, pericoloso con un destro dal limite di poco fuori. La squadra di Liverani con grande coraggio attacca in massa nella metà campo nerazzurra, ma finisce così per concedere spazi alle progressioni di Lukaku e agli inserimenti di Lautaro.
La maggior qualità dell’Inter fa si che la squadra di Conte è pericolosissima ogni volta che si propone in avanti. Non a caso al 60′ su un tiro dai venti metri di Lautaro, respinto da Gabriel, Lukaku è il più lesto a depositare la palla in rete per il 3-0. Preso gol nel suo momento migliore, il Lecce è costretto alla resa.
Nel finale, Conte concede l’esordio a Barella al posto di Vecino, mentre la squadra cerca in tutti i modi di far segnare anche Lautaro. L’argentino sfiora la rete in diverse occasioni, ma senza fortuna. Il Lecce chiude invece in dieci per l’espulsione del neo entrato Farias, per un brutto fallo su Barella suo ex compagno al Cagliari. Annullato per fuorigioco di Lukaku un gol a Politano, entrato al posto di Lautaro. Il poker lo firma all’84’ Candreva con un missile de suoi dalla distanza. (LaPresse)