MILANO – Una stagione intera in novanta minuti, davanti al proprio pubblico. Sarà una domenica da batticuore quella che attende l’Inter di Luciano Spalletti. Il clamoroso tonfo di Napoli, con il concomitante pareggio dell’Atalanta contro la Juve e la vittoria del Milan sul Frosinone, costringe Handanovic e compagni a battere l’Empoli a San Siro per essere certi della qualificazione alla prossima Champions League.
L’Inter non può fallire l’obiettivo Champions
Un obiettivo da non fallire, l’ultimo rimasto dopo una stagione travagliata che ha visto i nerazzurri uscire da tutte le competizioni. Un obiettivo, la Champions, fondamentale in ottica futura sia per convincere definitivamente Antonio Conte a sciogliere le riserve e accettare l’incarico di allenatore, sia per consentire alla proprietà Suning di investire sul mercato per rinforzare la squadra. Senza le entrata sicure della Champions, infatti, nonostante l’ok dell’UEFA ai conti, sarà difficile che il club nerazzurro possa attrarre campioni affermati e accontentare le richieste che Conte sicuramente metterà sul piatto.
Il ruolo di Spalletti e lo spettro di Conte
E’ paradossale il fatto che a favorire le strategie future dell’Inter debba essere Spalletti, l’allenatore che ormai da mesi convive con lo ‘spettro’ di Conte sulle spalle e che sembra ormai destinato a lasciare la panchina nerazzurra al termine della stagione. “Mi ci sono già trovato in questa situazione, dobbiamo mantenere la lucidità”, ha dichiarato Spalletti dopo la sconfitta di Napoli con un tono che sembrava però quello di un cane bastonato e ormai rassegnato al proprio destino.
La sfida decisiva contro l’Empoli
“Ora bisogna saper reggere il peso dell’importanza di questa partita”, ha aggiunto in riferimento alla sfida decisiva contro l’Empoli. Facile a dirsi, ben più difficile a farsi. E si perché l’Inter quest’anno si è già trovata in una situazione del genere, quando nell’ultima giornata del girone di Champions League le sarebbe bastato battere a San Siro il PSV per eliminare il Tottenham. Tutti sappiamo come è andata a finire…
La società è vicina alla squadra
E’ per questo motivo che la società ha deciso oggi di stare vicino alla squadra, con la presenza del ds Piero Ausilio ad Appiano alla ripresa degli allenamenti. Inoltre cancellati anche tutti gli impegni presi in città, il tutto per mantenere alta la concentrazione ed evitare distrazioni di qualsiasi genere. A tal proposito sembrano risuonare come un invito le parole del vicepresidente Javier Zanetti, inserito oggi a Firenze nella Hall of Fame del calcio italiano. “Il sacrificio – ha detto Zanetti – è un valore che mi accompagna fin da bambino perché ho visto quanti sacrifici hanno fatto i miei genitori. E’ un valore che mi accompagnerà per sempre e cerco di trasmettere questo valore anche ai miei figli perché senza sacrifici non si riesce a fare strada”.
A San Siro senza paura
Parole che certamente anche i calciatori dell’Inter dovranno fare loro in questa settimana, perché domenica contro l’Empoli a San Siro dovrà entrare in campo una squadra determinata e senza paura. Per battere la compagine toscana, reduce da tre vittorie di fila e a sua volta determinata a giocarsi la salvezza, Spalletti spera di ritrovare i gol degli attaccanti che sono mancati in questo scorcio finale di stagione.
La chiave sarà l’attacco
“Certamente sono mancati i gol degli attaccanti, ma non è questione solo di un reparto”, ha ricordato il tecnico a Napoli. E a proposito di centravanti, l’ultimo capitolo della vicenda relativa al futuro Icardi vede la moglie-agente Wanda Nara ribadire che il suo assistito “non ha mai detto di volere la Juve, non è quello che pensa”. Parole a cui dovranno seguire i fatti, in campo domenica…
(LaPresse/di Antonio Martelli)