FIRENZE – Fiorentina e Torino si spartiscono la posta al termine del match del ‘Franchi’, ma è un pari che non serve a nessuno. Succede tutto nel primo tempo, con il botta e risposta tra Giovanni Simeone e Baselli. Sirigu salva i granata in più di un’occasione e la formazione di Pioli, al quinto pari consecutivo tra le mura amiche, sotto gli occhi di Batistuta seduto in tribuna manca l’occasione di rimettersi in corsa per l’Europa: la distanza ora sembra eccessiva.
Il Toro resta indietro, volano Atalanta e Samp
La formazione di Mazzarri si rialza dopo lo scivolone interno con il Bologna, ma non riesce a replicare alle vittorie di Atalanta e Sampdoria: il bottino pieno in terra toscana avrebbe permesso l’aggancio alla Roma, al sesto posto. Prosegue il tabù Firenze per i granata: l’ultima vittoria risale al 1976.
Fiorentina-Torino, gli schieramenti
Pioli deve fare i conti con l’assenza di Chiesa, il tridente offensivo è formato da Mirallas-Simeone-Muriel. Toro trainato in avanti dal tandem Belotti-Iago Falque, a centrocampo Lukic vince il ballottaggio con Meite. Squalificato Aina, sugli esterni De Silvestri e Ansaldi. Subito chance per i viola, con l’ex Benassi che impegna Sirigu dal limite. Sul proseguo dell’azione, Simeone va in torsione di testa su traversone di Veretout: ancora attento il portiere torinista.
Simenone firma il vantaggio della Fiorentina, risponde Baselli
La partenza sprint della squadra di casa viene premiata già al 7′, con il Cholito che raccoglie un invito di Victor Hugo dopo il rinvio di Ansaldi e trafigge Sirigu. Ma sull’azione gravi responsabilità dello stesso Ansaldi, che rientra troppo lentamene tiene in gioco l’argentino davanti alla porta. Il Var conferma la bontà della rete. Il Toro cerca di scuotersi, senza creare veri pericoli. Fino al 34′, quando Baselli, su sponda di Iago Falque, s’inventa una rasoiata a giro dai 20 metri con palla che s’infila all’incrocio.
Ci riprova Simeone, miracolo di Sirigu
La squadra di casa protesta per un presunto tocco di mano di Djidji, ma Pasqua convalida. Reagisce subito la squadra gigliata, un cross di Mirallas deviato da Ansaldi chiama alla smanacciata Sirigu, poi chiamato in causa sullo ‘scavetto’ di Simeone, servito splendidamente da Muriel: tentativo ottimamente disinnescato dal portiere. In chiusura di tempo, Sirigu si mette ancora in evidenza rispondendo alla grande sulla gran diagonale di Benassi, armato in area da Muriel.
Viola in pressing, Toro in difficoltà
Si va alla ripresa e dopo pochi minuti il tentativo di Mirallas, pescato in area, viene contenuto da Ansaldi in scivolata. Cambio forzato per Mazzarri: Iago Falque alza bandiera bianca per un problema al ginocchio sinistro, lo rileva Zaza. I viola cercano di sfruttare il contropiede: Muriel per Simeone, tocco di prima per Mirallas che però alza troppo la mira con il destro. Poi è Muriel a cercare gloria con un rasoterra che non inquadra lo specchio.
Calano i ritmi, la partita resta aperta
Il Toro ci prova dalla superdistanza con Ansaldi, che spaventa ma non sorprende Lafont: palla alta. Pioli deve richiamare l’acciaccato Muriel, dentro Vlahovic. Mazzarri invece cambia per vivacizzare la manovra e si gioca la carta Berenguer, richiamando De Silvestri. Gradualmente i ritmi calano ma la gara resta sempre aperta, Simeone svetta sul traversone di Biraghi ma senza fortuna. Anche le emozioni si diradano.
A due dal termine, però, ghiottissima l’occasione non sfruttata di testa da Vlahovic, servito dal cross al bacio del neo entrato Montiel: forse sarebbe stato meglio lasciar palla a Simeone, alle sue spalle. Gli assalti finali dei viola producono un insidioso tiro-cross di Biraghi, respinto da Sirigu, e un destro da fuori di Veretout con palla sul fondo.
(LaPresse/di Attilio Celeghini)