TORINO – Giocate d’alta scuola, grande intensità, emozioni, rigori sbagliati e gol annullati. Inter-Atalanta è uno spettacolo per gli occhi e conferma le qualità delle due squadre. Ne viene fuori un 2-2 giusto in una partita pazza, che vede i padroni di casa sbloccare subito il risultato con un eurogol di Lautaro per poi subire il ritorno degli orobici, che ribaltano la storia del match con lo scatenato Malinovskyi e Toloi.
Nella ripresa i cambi premiano Inzaghi e i nerazzurri colgono con merito il nuovo pareggio con Dzeko, già al quinto centro in campionato. Nel finale entrambe le squadre sfiorano il colpo da tre punti, ma Dimarco spedisce un rigore sulla traversa e Piccoli si vede annullato dal Var il gol del 3-2. Inter e Atalanta tornano a casa con un punto – in una partita vissuta tutta d’un fiato, ai mille all’ora – che fa poca sostanza in termini di classifica ma che certifica la forza delle due squadre.
Inzaghi schiera la formazione annunciata, anche perché Correa non è ancora a disposizione, mentre dalla parte opposta Gasperini recupera in extremis Pessina, schierato sulla tre quarti accanto a Malinovskyi alle spalle di Zapata. La partita comunque cambia dopo pochi minuti, in coincidenza del gol lampo di Lautaro, che si coordina splendidamente sul cross di Barella e batte Musso. Forte del vantaggio immediato, l’Inter si chiude nella propria area ma così facendo finisce per esaltare le doti dell’Atalanta, che inizia ad attaccare a testa bassa e a mettere sotto pressione la retroguardia nerazzurra.
La posizione di Malinoveskyi in particolare non viene letta nel migliore dei modi dai padroni di casa, che rischiano sul tirocross di Zappacosta e si salvano (Brozovic provvidenziale) sulla conclusione da distanza ravvicinata di Pessina. La Dea preme e alla lunga trova il gol, proprio con il talentuoso centrocampista ucraino, che trova un missile di sinistro da fuori area su cui Handanovic non puù nulla. L’Inter è frastornata e poco dopo incassa il 2-1: Malinovskyi ci prova ancora da fuori area, Handanovic respinge male, Toloi ringrazia e insacca.
Nella ripresa è sempre la squadra di Gasperini a fare la partita, con il merito di non chiuderla e tenere in vita l’avversario. Malinovskyi continua a essere un rebus non risolvibile per i nerazzurri e centra un palo – con Zapata che manca il guizzo vincente – prima di lui tocca a Palomino in torsione sugli sviluppi di un corner sfiorare il tris. Simone Inzaghi a questo punto decide di ribaltare l’Inter inserendo Dimarco, Dumfries e Vecino.
Gasp replica alla mossa gettando nella mischia Ilicic, Piccoli e Djimsiti, con Zapata e Malinovskyi a prender fiato. La partita cambia, proprio grazie ai cambi. L’Inter trae linfa dal centrocampista uruguayano e dall’esterno ex Verona, tra i più pericolosi e subito dentro la partita. La Dea dopo aver speso molto rifiata, i padroni di casa ne approfittano e al 26′ Dzeko trova la zampata vincente dopo un tiro di Dimarco respinto da Musso.
Nel finale entrambe le squadre vogliono vincere e le occasioni si susseguono: Dimarco calcia un rigore sulla traversa dopo un fallo di mano di Demiral (visto dal Var), dalla parte opposta Piccoli batte Handanovic in una azione convulsa, ma anche in questo caso la tecnologia interviene cancellando tutto perché la palla era uscita dal campo in precedenza. Nel recupero chances anche per Ilicic e Dzeko. Ma il risultato non cambia più. E il Napoli ringrazia.(LaPresse)