Serie A, l’Udinese mata il Toro con Okaka. Per i granata venti di crisi.

Il gol di Stefano Okaka alla Dacia Arena vale ancora una volta i tre punti. Contro il Torino così come due partite fa con il Bologna.

UDINE – Il gol di Stefano Okaka alla Dacia Arena vale ancora una volta i tre punti. Contro il Torino così come due partite fa con il Bologna. Una “punta d’oro”, insomma, che con due reti ha portato sei punti su 10 all’Udinese che adesso ha agganciato in classifica proprio il Torino. Partita maschia, come era lecito attendersi tra le squadre di Tudor e Mazzarri, con i granata che sono apparsi ancora una volta appannati così come accaduto nelle ultime prestazioni. Il finale di 1-0 è proprio figlio di queste doppio atteggiamento: ruvido e muscolare quello dei padroni di casa, timido e confuso per gli ospiti. Tudor, squalificato, si è affidato all’ossatura della sua Udinese preferita: difesa a tre ed in attacco la coppia Lasagna e Okaka. Mazzarri ha replicato con l’attacco leggero, schierando Belotti unica vera punta in campo, affiancato da Simone Verdi ancora lontano parente del calciatore che entusiasmò ai tempi di Bologna. Poi centrocampo folto, come difficilmente avviene al “Toro”. Ma serve a poco, perché l’Udinese sembra lottare di più ed avere più energie proprio nella zona nevralgica del campo.


Il match

Le occasioni da rete, tuttavia, non fioccano affatto e nel primo tempo si vede solo l’Udinese dapprima con Sema e poi proprio con Okaka nei primissimi minuti. Poi l’unica altra vera azione è quella piuttosto casuale che al 42’ porta alla rete della vittoria. De Paul lancia un campanile in area, Mandragora indirizza di testa verso la porta ed Okaka da zero metri deposita in rete.

Il secondo tempo

La ripresa parte con la scacchiera di Mazzarri che cambia. Fuori il centrocampista Lukic e dentro subito Zaza a formare la coppia d’attacco con Belotti e Verdi alle spalle. Ma la musica è sempre la stessa, almeno all’inizio. Anzi, è l’Udinese a rendersi pericolosa con un tentativo di Lasagna. I pericoli da parte dei granata nascono con l’ingresso in campo di Iago Falque che rileva Verdi. Dai piedi del fantasista arriva un assist per Belotti ad un quarto d’ora dalla fine, con il tiro che finisce di poco a lato. È il momento in cui l’Udinese soffre di più pur riuscendo a ripartire pericolosamente con De Paul ed infine con Nestorovski entrato al posto di Lasagna. L’assalto finale non c’è, o almeno non porta a nulla di pericoloso per un Torino che sembra ridimensionato rispetto all’inizio del torneo e che fatica davvero troppo a trovare la via del gol. Vince l’Udinese 1-0 che ancora una volta capitalizza al massimo un gol costruito con la forza dei muscoli e dei nervi.

LaPresse

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