MILANO – Determinazione e rabbia. Il resto può anche arrivare dopo. Alle prese con un Diavolo dimesso, incapace di vincere e sorridere, Pioli tenta di dare una scossa spingendo sui punti più sensibili, quelli della volontà e della grinta, dell’anima e del cuore. Contro la Spal domani sera è vietato sbagliare, i tre punti sono quantomai necessari per uscire dalle secche della classifica ma soprattutto per ridare morale ad un gruppo chiamato in tempi brevi a cambiare l’inerzia di una stagione che rischia pericolosi scivoloni.
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“Mancano 29 partite, c’è tutto il tempo per migliorare la nostra posizione. Voglio gente positiva, orgogliosa e arrabbiata. La classifica non è quella che vogliamo, mi aspetto un Milan che non si risparmi e corra 90 minuti per arrivare alla vittoria”, ha dichiarato il tecnico rossonero in conferenza stampa provando a caricare di responsabilità un gruppo che non si è fatto ancora squadra.
“Bisogna ricominciare a vincere da domani, non siamo la formazione migliore dal punto di vista tattico e neanche da quello tecnico ma deve esserlo dal punto di vista dello spirito. Questo è il momento della determinazione e della rabbia. Squadra impaurita? Non credo, se qualcuno ha qualche timore bisogna lasciarlo da parte. Abbiamo tanto da fare, bisogna crederci”, ha aggiunto.
Via le paure e le intermittenze che hanno determinato il pareggio contro il Lecce di quindici giorni fa. In questi momenti, avverte Pioli, serve solo testa bassa e lavoro. A prescindere da chi gioca. “Non è importante chi scenderà in campo domani ma la squadra. E’ un momento dove dobbiamo essere lì con la testa, l’anima e il cuore”. Per ritrovare il morale giusto il Diavolo può contare su una rosa quasi completa. Pioli ha tutti i giocatori a disposizione tranne Caldara e Rodriguez, e può registrare anche il recupero di Bonaventura (“E Bennacer può essere una scelta”).
Ha fatto intendere che cambierà qualcosa nelle pedine, ma non nell’assetto tattico (Su quello ha detto che potrebbe pensarci dopo la sosta) ma soprattutto ha voluto dissinescare le polemiche, invitando a non trovare capri espiatori: “Non ho dubbi che Suso sia un giocatore di grande qualità. Non bisogna ricondurre tutte le difficoltà della squadra su un giocatore. I nostri problemi non dipendono da Suso. Noi siamo migliori rispetto a quanto stiamo dimostrando. Dobbiamo diventare molto più responsabili perchè indossiamo una maglia prestigiosa. Siamo noi che dobbiamo fare qualcosa in più”.
Anche la Spal ci proverà provando, come ha detto il tecnico Semplici, a ripetere la prestazione offerta domenica in casa contro il Napoli: “Il Milan ha delle difficoltà ma il loro valore è diverso dal nostro. Dobbiamo fare una partita come quella al San Paolo, di determinazione e attenzione. Dovremo fare una partita di grande forza e personalità. Loro sono in difficoltà e potremmo anche approfittarne e portare via un buon risultato”.
Il Diavolo è avvertito
La Spal non intende regalare nulla, starà a lui ritrovare il ‘fuoco’ per scaldare il pubblico di San Siro che attende ancora la prima vittoria dell’era Pioli. Il nuovo tecnico ha il sostegno di tutti, a partire dalla società e lo ha voluto ribadire: “Mai avuta una presenza così assidua”, ha dichiarato in riferimento all’apporto dei dirigenti della guida tecnica, Maldini e Boban, “persone di grande competenza e senso di appartenenza che stanno aiutando la squadra a crescere”.