MILANO – La sesta sinfonia del Napoli di Luciano Spalletti. Grazie ai gol di Osimhen e Insigne, gli azzurri superano il Cagliari dell’ex Mazzarri e si riprendono il primato in classifica a scapito del Milan. Sesta vittoria consecutiva per il Napoli, un ruolino di marcia impressionante e che ormai certifica il suo ruolo di principale candidata alla vittoria dello Scudetto. Secondo miglior attacco e miglior difesa, i numeri parlano chiaro.
Una partita senza storia, poco più di un allenamento contro un Cagliari arrivato al Maradona con un atteggiamento troppo rinunciatario e quasi da vittima sacrificale. Così per la banda Mazzarri conquistare la salvezza sarà un vero miracolo. Protagonista assoluto del match ancora Osimhen, a segno per la quarta volta in campionato e decisivo anche in occasione del rigore. Il centravanti nigeriano è apparso a tratti immarcabile, devastante per lo strapotere fisico e in costante miglioramento anche sotto l’aspetto tecnico.
Un diamante grezzo che potrebbe diventare la gemma più preziosa di questo campionato. Nel Napoli, Spalletti conferma a centrocampo Ruiz e Anguissa con il tridente d’attacco con Zielinski, Politano e Insigne alle spalle di Osimhen. Nel Cagliari, l’ex Mazzarri sceglie una formazione piuttosto abbottonata con Marin a supporto del solo Joao Pedro davanti. Prima della partita consegnata una targa e una maglia celebrativa a Insigne per le sue 400 partite con la maglia azzurra.
Dopo una decina di minuti di studio, il Napoli passa al primo affondo con lo scatenato Osimhen bravo a scaraventare alle spalle di Cragno un assist dalla destra di Zielinski. Sorpresa la difesa del Cagliari, male Godin e Walukiewicz. Inizio subito in salita per la squadra di Mazzarri, costretta ora ad aprirsi con il rischio di venire infilata dalle micidiali ripartenze del Napoli. Sardi pericolosi di fatto solo sulle palle inattive, con Caceres e Godin che salgono e sono spesso una minaccia per la difesa azzurra.
Quando riparte, però, la squadra di Spalletti è micidiale con Osimhen che praticamente da solo si porta a spasso la difesa rossoblù. Il bomber nigeriano poco prima della mezzora sfiora il raddoppio con un diagonale di poco fuori. Ci prova poi anche Fabian Ruiz con un sinistro dai 20 metri a lato. Il Napoli resta in controllo costante della partita, con il Cagliari incapace di cambiare passo. Dopo un prolungato possesso palla, accelerazione improvvisa con un destro di Insigne sporcato in corner.
E’ poi ancora il devastante Osimhen a impegnare Cragno con un destro dal limite, dopo l’ennesima azione di forza. Il nigeriano è scatenato e dopo dieci minuti si procura un calcio di rigore per un fallo di Godin. Dal dischetto capitan Insigne segna il raddoppio e festeggia con un gol le sue 400 gara in azzurro. Per il Cagliari è notte fonda. Lorenzinho ci riprova poi su punizione dai 20 metri, Cragno non si fa sorprendere. E’ un Napoli che diverte e che nonostante la girandola di cambi continua a dominare, gli azzurri sfiorano il terzo gol con un sinistro dal limite di Anguissa di poco a lato.
A un quarto d’ora dalla fine, Spalletti concede la meritata standing ovation ad Osimhen e a Insigne: dentro Petagna e Ounas. Nel finale provano ad iscriversi nel tabellino dei marcatori anche i neo entrati Lozano e Petagna, Cragno evita un passivo peggiore al Cagliari.