Covid, 3.099 nuovi casi e 44 morti. Brusaferro: “Nessun rinvio della terza dose per i sanitari”

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto il commissario straordinario dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro

MILANO – Per la terza di vaccino Covid “non sono previsti rinvii per gli operatori sanitari”. Non lascia spazio a dubbi o interpretazioni Silvio Brusaferro, portavoce del Cts e presidente dell’Iss. “Nel costante perseguimento di un’ottica di massima precauzione – chiarisce con una nota – la somministrazione di un’ulteriore dose di vaccino viene indicata progressivamente per gli ultraottantenni, i residenti nelle Rsa, persone ultrafragili e operatori sanitari a partire da quelli più a rischio”.

In agenda nelle prossime ore le decisioni sulla riduzione della quarantena nelle scuole, che potrebbe riguardare solo al compagno di banco in caso di positività, e sull’aumento della capienza per gli eventi e gli spettacoli. Stadi, concerti, cinema e teatri potrebbero presto tornare (quasi) pieni. Prorogata al 30 novembre 2021 la validità e la possibilità di rilascio delle certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-Covid-19. Intanto,i dati del contagio “sono in calo in tutte le fasce di età”, sottolinea il presidente dell’Iss. Un trend che vale pure per i ragazzi anche se c’è un eccezione ovvero la fascia 0-9 anni dove la tendenza è “stabile”.

A confermare la tendenza, anche i dati diffusi dal ministero della Salute sull’andamento del contagio nelle ultime 24 ore. I nuovi casi sono stati 3.099 (ieri erano stati 3.525).  Sale così ad almeno 4.660.314 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. Ben 44 i decessi, in lieve flessione rispetto ai 50 registrati ieri, per un totale di 130.697 vittime da febbraio 2020. Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 102.244, pari a -330 in meno rispetto a ieri (-982 il giorno prima). I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 276.221. Mentre il tasso di positività è all’1,1%

Numeri incoraggianti a due settimane dalla ripresa delle scuole in presenza

“E’ presto per vedere un eventuale effetto sui dati epidemiologici. Per ora la situazione è buona”, sottolinea Gianni Rezza direttore della prevenzione del ministero della Salute, mettendo in luce come sulle scuole si stia “lavorando molto” con un monitoraggio “assiduo”.

E per lo screening negli istituti con il passare del tempo la prassi diventerà quella dei test salivari molecolari. Uno strumento che, secondo quanto prevede una circolare emanata dal ministero della Salute, possono essere considerati un’opzione alternativa ai tamponi oro/nasofaringei in individui (sintomatici o asintomatici) fragili con scarsa capacità di collaborazione (ad esempio anziani in Rsa, disabili, persone con disturbi dello spettro autistico), e nell’ambito di attività di screening in bambini coinvolti nel Piano di monitoraggio della circolazione di Sars-CoV-2 in ambito scolastico.

“Per terza dose a tutti si deciderà in base a curva casi” e “dipenderà dall’andamento della curva epidemica nel Paese, dalla circolazione globale del virus e dalla durata dell’immunità sia naturale sia artificialmente acquisita con la vaccinazione nei vari strati di popolazione”, precisa Giorgio Palù, presidente dell’ Agenzia italiana del farmaco(Aifa) ed esponente del Cts. “Gli studi sul campo stanno dimostrando che, dopo circa sei mesi, si assiste a un certo calo della risposta anticorpale e alla possibilità di infettarsi – aggiunge -. Ricordo però che gli attuali vaccini, allestiti contro un virus in circolazione ormai da due anni, sono ancora efficacissimi nel proteggerci dal Covid grave e dall’evento letale”.(LaPresse)

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