Serie A, Spezia poker da salvezza: Toro in crisi crolla 4-1

Foto LaPresse - Tanopress Stadio "Alberto Picco" Nella foto: Nzola m'bala

TORINO – Lo Spezia si aggiudica lo scontro diretto per la salvezza contro il Torino, ricacciando i granata in piena lotta per non retrocedere. La formazione di Italiano conquista tre punti chiave e sale a quota 38 in classifica; i granata, invece, raccolgono la seconda sconfitta consecutiva e restano bloccati a quota 35. Sono quattro, adesso, i punti sul Benevento di Inzaghi. Nei primi dieci minuti di fase di studio della gara, è il Torino ad essere più in palla ed a spingersi di più nella metà campo avversaria. Nonostante ciò, la prima vera azione da gol è dello Spezia.

La formazione di Italiano, al minuto 18, colpisce il palo: Saponara trova Ricci con un passaggio filtrante rasoterra, ma la conclusione del numero 23 sbatte sulla base del primo palo. Un minuto di orologio dopo è ancora Saponara a far partire l’azione offensiva dei suoi: addomestica il pallone, si accentra e di destro calcia a rete, battendo Sirigu sul primo palo e portando in vantaggio i suoi. Spezia avanti dopo venti minuti di gioco.

I ragazzi di Nicola provano timidamente a reagire, ma l’attacco granata è privo di particolari idee negli ultimi venti metri di gioco. I liguri, invece, forti del vantaggio acquisito, gestiscono il possesso palla e provano l’assalto all’area avversaria. La svolta arriva al minuto 40, quando Vojvoda stende Pobega in area di rigore: l’arbitro Schio non ha dubbi e decreta il calcio di rigore per i padroni di casa. Dal dischetto si presenta Nzola che con un mancino a mezza ad incrociare spiazza Sirigu e sigla il 2-0.

L’ultima azione del primo tempo porta la firma di Rincon che, avventatosi su una respinta corta della difesa locale, calcia a botta sicura, concludendo di poco a lato. Nei secondi quarantacinque minuti di gioco lo Spezia rientra in campo con il coltello tra i denti, deciso a chiudere il match. Ad andare in gol, però, è il Torino che, al minuto 53, usufruisce di un calcio di rigore: Ferrer stende Bremer in area. Orsato non ha dubbi: è penalty. Dal dischetto degli undici metri si presenta Belotti che spiazza Zoet e fa 2-1.

Forte del gol che accorcia le distanze, la formazione granata va all’attacco dell’area avversaria, alla caccia della rete del pari. Nel momento migliore dei piemontesi, però, ad andare in rete è nuovamente la formazione di Italiano che, al minuto 74, segna il gol del 3-1: punizione dal limite dell’area, Marchizza pesca Nzola che di prima intenzione calcia verso la porta di Sirigu e lo batte in acrobazia. Oltre al danno anche la beffa.

I ragazzi di Nicola chiudono il match in inferiorità numerica vista l’espulsione di Bremer, reo di aver colpito Maggiore con una gomitata. Il check con il VAR, però, ribalta tutto: il direttore di gara cambia colore al cartellino, da rosso a giallo, dopo aver rivisto le immagini a bordocampo. Un minuto dopo, all’84’, è Erlic a mettere il sigillo definitivo sul match con una parabola imprendibile per l’estremo difensore del Torino. Dopo novanta minuti, il match finisce 4-1.(LaPresse)

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