Servizi cimiteriali a Mondragone, buco da 320mila euro

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Francesco Lavanga

MONDRAGONE – Quattro dipendenti del Comune sono stati invitati a fornire deduzioni dalla Procura regionale della Corte dei Conti per la Campania: avrebbero cagionato un danno erariale di circa 320mila euro nella gestione dei servizi cimiteriali. Gli inviti a fornire deduzioni sono stati notificati agli interessati dalla guardia di finanza del comando provinciale di Caserta. Le indagini sono state curate dalle fiamme gialle locali su delega del procuratore della Corte dei conti Mauro Senatore e con il coordinamento del procuratore regionale Antonio Giuseppone: al centro dell’inchiesta vi è il riscontro della regolarità della gestione delle entrate cimiteriali dell’Ente comunale. Dalle risultanze istruttorie è emerso come, in tale settore, sussiste una situazione di sostanziale omissione relativamente agli incassi dovuti al Comune riguardo a tutte le operazioni cimiteriali. Infatti, il Municipio, pur avendo un regolamento che disciplina tali servizi risalente al 1996, peraltro mai aggiornato né normativamente né economicamente, non ha mai provveduto ad incassare le somme previste per i servizi a pagamento.

Secondo gli investigatori il comportamento omissivo posto in essere dai soggetti responsabili dell’area della polizia mortuaria del Comune, consistito nel mancato incasso delle prestazioni rese per i servizi cimiteriali e nel mancato adeguamento delle tariffe agli indici Istat, avrebbe arrecato al Comune un danno quantificato in 319.468,76 euro per gli anni compresi dal 2009 al 2014. A fronte dei significativi profili di pregiudizio erariale così delineati, la Procura contabile ha costituito in mora i responsabili, intimandoli di risarcire il danno a favore del Comune di Mondragone, amministrato attualmente dal sindaco Francesco Lavanga (nella foto).
L’attività svolta testimonia il diuturno impegno dalla Corte dei conti e dalla Guardia di Finanza nel contrasto ai fenomeni di illegalità economico finanziaria lesivi per il bilancio dell’Unione europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, finalizzato al ripristino della legalità nella gestione delle risorse pubbliche.

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