di Ester Castano
Milano, 24 mar. (LaPresse) – Si spacciavano per avvenenti signorine in cerca di piacere e, dopo scambi di video e foto hot, estorcevano denaro, minacciando di diffondere in rete le immagini a luci rosse dei malcapitati. La polizia di Stato, in collaborazione con la Gendarmerie Royale del Regno del Marocco e i contributi informativi di società di Money Transfer, ha arrestato 23 cittadini marocchini accusati di estorsioni a sfondo sessuale in danno a italiani. Si chiama ‘Sextortion’: un fenomeno criminale in crescita che riguarda migliaia di utenti del web.
L’indagine, svolta su scala internazionale, ha consentito di individuare i dati utilizzati dagli estorsori: nickname, indirizzo di pagamento della somma estorta, indirizzo di posta elettronica e numero della transazione effettuata. E’ in Marocco che confluivano le somme di danaro richieste. L’operazione di polizia, che peraltro prosegue con ulteriori sviluppi investigativi, rappresenta un primo importante esito dello sviluppo delle informazioni ricevute in Italia dalla polizia postale e delle comunicazioni.
Gli investigatori hanno ricostruito come alla base della ‘tentazione’ ci sono state le richieste di amicizia provenienti da (presunte) giovani e belle ragazze che, al termine di conversazioni su video-chat via via più intime, hanno chiesto il pagamento di somme di denaro. E se non paghi? Ecco che arriva la minaccia di pubblicare quei filmati sui profili Facebook personali, di familiari, amici o su Youtube.
Un fenomeno, quello della sextortion, tristemente in crescita. La polizia postale e delle comunicazioni evidenzia un aumento esponenziale delle denunce di oltre il 500% dal 2012 al 2015, dato che non comprende però quello di chi ha deciso di non denunciare. Le denunce presentate negli uffici territoriali sono oltre 5mila, in aumento grazie ai programmi di prevenzione della polizia, tra cui ‘Una vita da social’ e gli alert presenti sul portale del Commissariato di Ps online.
Il reato ha assunto negli anni i connotati di un fenomeno criminale di interesse sociale. Le vittime sono generalmente di sesso maschile, di ogni età ed estrazione sociale. Stando i numeri messi a disposizione dalla Postale, un cittadino del nord Italia sotto pressione è arrivato a versare addirittura la somma di 42.400 euro, in preda al timore che la sua reputazione venisse pubblicamente rovinata. Quattro, invece, le vittime di sextortion che in Italia si sono tolte la vita.