Sono considerati specialisti della rapina, i fratelli Carlo e Michele Caccavale, che negli anni ne hanno accumulate di accuse. L’ultima poche ore fa. Ieri mattina la polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, nei confronti di nei confronti di Carlo Caccavale, 53 anni, e del fratello Michele, di dieci anni più giovane, gravemente indiziati del delitto di rapina aggravata, commessa in concorso tra essi, ai danni di due soggetti, madre e figlio.
In particolare, gli indagati nella notte del 24 gennaio 2023 si sarebbero introdotti nell’abitazione delle vittime (ubicata nel loro stesso stabile di residenza, nel rione della Bussola, tra Poggioreale e San Pietro a Patierno) sfondando la porta d’ingresso e le avrebbero successivamente strattonate e minacciate, costringendole a consegnare la somma di 800 euro in contanti. Tutto finito lì? No, anzi. La sera successiva all’evento Carlo Caccavale è stato ferito con due colpi d’arma da fuoco alla gamba destra ed è stato trasportato all’ospedale Cardarelli di Napoli dove è stata diagnosticata la frattura pluriframmentaria e scomposta di tibia e perone.
L’attività investigativa, che ha consentito di acquisire elementi indiziari a carico dei fratelli Caccavale per la rapina nell’abitazione, proseguono per individuare gli autori del ferimento ai danni del 53enne e per accertare se la rapina e l’agguato siano eventi collegati, considerato che sono avvenuti a distanza di poche ore. Non si esclude che la gambizzazione del 53enne possa essere inquadrata nel contesto di una punizione per la rapina, per un raid inteso come uno sgarro. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
I fratelli Caccavale si trovano in carcere dagli inizi dell’estate. Era il 26 giugno quando gli agenti del commissariato di Afragola e la Squadra Mobile li arrestarono (insieme a un terzo fratello e a un nipote), dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, in quanto gravemente indiziati di appartenere ad un sodalizio criminoso dedito alla commissione di rapine, in danno di stazioni di rifornimento di carburante tra Napoli e la provincia. Nel mirino del gruppo, secondo l’accusa, i distributori di carburante nell’hinterland nord.
Le indagini consentirono di ricostruire la dinamica di sei rapine, commesse rispettivamente a Cardito, Casoria, Napoli, Pollena Trocchia e Villaricca, tra il novembre 2022 e gennaio 2023. Le rapine venivano commesse in prossimità degli orari di chiusura, preferendo le stazioni di carburante poste nelle adiacenze degli assi viari principali, in modo da rendere più sicura la fuga, eludendo eventuali controlli da parte delle forze di polizia.