Camorra a Napoli, il clan Casella presidia la zona del “Grattacielo”

Batterie di centauri sorvegliano via Luigi Franciosa fino all’alba: il piano per intercettare i commando dei De Micco-De Martino. Difficile entrare nel rione senza essere notati dalle vedette.

Giuseppe De Luca Bossa e Marco De Micco
Giuseppe De Luca Bossa e Marco De Micco

Faida tra i De Micco e i Casella. C’è fibrillazione nel quartiere Ponticelli. I Casella si difendono e blindano la zona del Grattaciello in via Luigi Franciosa, con vedette agli angoli delle strade e commando pronti a intercettare le incursioni dei Bodo. Le palazzine popolari sono diventate fortini. Roccaforti presidiate giorno e notte. E’ sempre così, quando saltano gli equilibri. Nelle ultime ore è già successo due volte. Le batterie dei centauri dei De Micco inseguite in via Franciosa dai gruppi di fuoco dei Casella. Scintille. Prime avvisaglie dello scontro.

Oggi ci sono i nuovi Casella. Figli e nipoti della ‘vecchia guardia’, disarticolata dalle inchieste della magistratura e decine di arresti. I Casella sono inseriti nel cartello coi De Luca Bossa e i Minichini. Anche sul fronte opposto c’è stato un ricambio generazionale: i De Micco-De Martino hanno dovuto fare spazio alle nuove leve, per non perdere terreno. Così si riaccende lo scontro tra le due paranze, un tempo guidate da Marco De Micco e Giuseppe De Luca Bossa.

Non è tutto. I nuovi Casella hanno stretto un patto di ferro con i reduci al rione Luzzatti di Poggioreale. Non sono più soli. E possono contare sul fronte antagonista ai ‘Bodo’. C’è una convergenza trasversale a Ponticelli contro i De Micco-De Martino. E i Casella ne vogliono approfittare. I Bodo hanno fatto terra bruciata qui, per controllare in monopolio gli ‘affari’. Senza lasciare spazio agli altri. Ma in più di un’occasione è stato necessario l’intervento dei Mazzarella in supporto. In particolare dopo gli arresti eccellenti. Lo raccontano le informative delle forze dell’ordine. L’allerta è massima. In via Luigi Franciosa scattano controlli periodi delle pattuglie. E sempre più spesso scoprono armi nascoste nei sottoscala.

Tre settimane fa qui ci sono state due ‘stese’ nel giro di poche ore. Ancora più tardi colpi di pistola in via Al Chiaro di Luna. In una escalation, che sembra inarrestabile. A Ponticelli si respira un clima da guerra fredda. Non solo. E’ aperto un nuovo fronte tra i D’Amico e i Casella. Dunque ci sono diversi scenari possibili: tutti sul tavolo della Procura. Senza contare che l’Alleanza di Secondigliano su Ponticelli sostiene i De Luca Bossa-Casella-Minichini, mentre i Mazzarella, uniti da sempre ai D’Amico, supportano i De Micco-De Martino.

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