Shoah, Segre riceve l’onore al merito della Repubblica di Germania: “Molto onorata”

Oggi l'Ambasciatore Viktor Elbing ha consegnato alla Senatrice a vita Liliana Segre l'Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania

Foto LaPresse - Claudio Furlan

ROMA – Oggi l’Ambasciatore Viktor Elbing ha consegnato alla Senatrice a vita Liliana Segre l’Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania. La cerimonia di consegna dell’alta onorificenza, già conferita nel 2020 dal Presidente Frank-Walter Steinmeier “per lo straordinario impegno per ricordare la Shoah e l’instancabile lotta contro l’odio e l’intolleranza”, era stata differita a causa dell’emergenza Covid.

L’evento si è tenuto nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani presso il Senato della Repubblica.

“Sono molto onorata ma anche colpita nel profondo – ha dichiarato Liliana Segre – È un’occasione per meditare sul mio lungo e doloroso percorso di riconciliazione con la Germania. Rivedo lo storico gesto del Cancelliere Willy Brandt, che nel 1970 nella sorpresa generale si inginocchiò a Varsavia davanti al monumento ai caduti del Ghetto. Ripenso alle migliaia di intellettuali e di insegnanti tedeschi che, nel corso dei decenni, ribellandosi al precedente oblio, hanno fatto un lavoro straordinario affinché le nuove generazioni, nate dopo la guerra, facessero i conti con il passato della nazione, con un impegno che è d’esempio per molti paesi europei, compresa l’Italia.

Il mio pensiero va anche al Presidente Steinmeier ed alla Cancelliera Merkel, che oggi guidano con saggezza una Germania baluardo della democrazia e messaggera di pace nel mondo, così come alla Presidente Ursula von der Leyen – che ho avuto il piacere di conoscere personalmente – vera paladina di un’Europa sempre più unita e solidale, contro nazionalismi e oscurantismi.

Ringrazio le amiche Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, e Noemi Di Segni, presidente dell’UCEI, che hanno voluto essere al mio fianco in una giornata per me così particolare e colma di significati. Dedico questa onorificenza alla memoria dei miei cari Alberto, Olga e Giuseppe Segre.”

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome