ROMA (Alfredo Stella) – ‘Non è l’Arena’ sveste i panni di studio televisivo per trasformarsi in una sorta di wrestling per un ‘tutti contro tutti’. La lite furibonda nasce nella puntata in cui si confrontano, si fa per dire, Daniela Santanchè, Italo Bocchino, fresco vincitore di ricorso per percepire il vitalizio di parlamentare, e Massimo Giletti, l’ex conduttore Rai, oggi a La7. In una puntata dove, guarda caso, dove ognuno tira l’acqua al proprio mulino al grido di “chi guadagna di meno”. Il tema, manco a dirlo, è sui vitalizi ma, come per incanto, spuntano gli esosi contratti Rai ai conduttori. Insomma si parla di soldi e di stipendi e dell’indagine su un contratto di Giletti pagato a fior di quattrini. Il presentatore appare ancora sotto choc per il licenziamento subito dall’emittente italiana ed accusa pubblicamente i capi della Tv di Stato di profondere compensi da nababbi, come quello corrisposto a Fabio Fazio. Insomma l’abbandono forzato da via Teulada ancora brucia e all’ex parlamentare Italo Boccino intervenuto telefonicamente in trasmissione che lo stuzzica su suoi ex esosi stipendi sbotta invitando di “chiedere alla Rai e ai suoi colleghi con contratti milionari” e di “non paragonarsi a lui che ha guadagnato quanto congruo con il suo lavoro. Guarda – ha continuato il presentatore – che io alla Rai ho reso molto molto di più. Vadano a chiedere agli altri che pigliavano milioni di euro e si sono fatti fare anche le società di produzioni. Tanto per essere chiari, tu fai il politico e io faccio il conduttore”. La diatriba da osteria, quella che piace ai telespettatori e fa audience, continua sul ‘chi sei tu e chi sono io’ con Giletti alla ‘regia’ che sottolinea: “Metti sullo stesso piano un professionista con un politico, questa allora è la classe politica che ci meritiamo”. E Bocchino: “Stai facendo demagogia ai danni dei cittadini”, dichiarandosi disponibile ad un ulteriore chiarimento in studio. Un piatto troppo prelibato per Daniela Santanchè che vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa proprio nei confronti dell’ex finiano, prendendo le difese di Giletti. “Stasera chiami e offendi tutti, vergognati – gli rimprovera – Credo che ti sia caduto un vaso di gerani in testa”.
“Non mi aspettavo un atteggiamento così sgradevole – ribatte Bocchino alla Santanchè – lei ha parlato di mercato quindi ho detto che mi meraviglia visto che ha 6milioni di euro di debiti con le sue aziende”. Santanchè ovviamente smentisce e passa la palla al conduttore: “Scusi Giletti, ma io devo essere offesa da Bocchino. Uno che ha difeso Fini fino all’ultimo, uno che ha rovinato i sogni dei ragazzi di destra. Ripigliati”. Poi il clou della serata, la classica ciliegina sulla torta con la chiusura anticipata della telefonata da parte di Giletti che ‘licenzia’ Bocchino con un laconico “non accetto dichiarazioni di stampo mafioso, le dietrologie”.