Berlusconi testimone nel processo a carico del fotografo Zappaddu

Berlusconi e il processo Ruby ter
Foto LaPresse/Silvio Berlusconi

OLBIA (gt) – Non è più tempo di legittimo impedimento. Per ovvi motivi non può più esserlo. E mentre il centrodestra è impegnato a sfogliare la margherita del ‘faccio il Governo, non faccio il Governo’, Silvio Berlusconi, con la grana Salvini da sbrogliare, ieri mattina, ha testimoniato al processo a carico di Antonello Zappadu, fotoreporter di Olbia. Al centro dell’inchiesta che ha condotto il fotografo davanti ai giudici, alcuni suoi scatti, del giugno 2011, che immortalano l’allora Cavaliere all’interno di Villa Certosa, la residenza estiva di Porto Rotondo, in compagnia di alcune donne, tra le quali anche Francesca Pascale, attuale compagna dell’ex premier. Quelle immagini furono vendute a L’Espresso. Antonella Zappadu è accusato di violazione della privacy. Il leader di Forza Italia è arrivato stamattina nel palazzo di giustizia di Tempio Pausania accompagnato dalla scorta e dal suo avvocato Niccolò Ghedini. E per Berlusconi passare dal ruolo di teste a quello di imputato è davvero un attimo. Fra un mese (il 9 maggio) inizierà il processo ‘Ruby ter’. Con il fondatore di Forza Italia sono a giudizio altre quattro ‘olgettine’:  Aris Espinosa, Elisa Toti, Giovanna Rigato e Miriam Loddo. La nuova grana giudiziaria per Berlusconi in realtà riguarda una vicenda non proprio di primo pelo:  i presunti versamenti (400mila euro) che il magnate lombardo avrebbe effettuato, fino al 2016, alle co-imputate. In cambio di quei quattrini, questa la tesi della Procura, le ‘olgettine’ avrebbero addolcito le loro testimonianze al processo innescato dall’ormai noto ‘Rubygate’.

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