TORRE DEL GRECO – Un rumore sordo, un tonfo improvviso. E una coltre di polvere che rende cupa l’aria in una torrida domenica di luglio. L’incubo si materializza intorno alle 11 del mattino, quando una palazzina di tre piani crolla nel cuore del centro storico di Torre del Greco, al civico 61 di corso Umberto, ad angolo con vico Pizza. L’edificio si sbriciola sotto gli occhi attoniti di tanti che dai palazzi circostanti si affacciano alle finestre, ritrovandosi dinanzi agli occhi uno scenario spettrale. Di quel palazzo resta un cumulo di detriti, con pezzi di ringhiera incastrati sotto un mucchio di cemento. “Crolla tutto, è la fine”, le parole di un residente del luogo, mentre dai volti e dagli occhi dei presenti è palpabile il senso di angoscia e disperazione. I timori della prima ora, d’altra parte, sono i peggiori possibili. L’ipotesi che sotto le macerie possano esserci corpi senza vita è concreta.
La macchina dei soccorsi
Sul posto si fiondano i volontari della Protezione civile, insieme ai vigili del fuoco e ai carabinieri. Vengono attivate anche le squadre Usar, gli specialisti della ricerca e del soccorso tra le macerie: si scava a mani nude. Passano pochi minuti e l’angoscia inizia a lasciare il posto alla speranza: dal cumulo di detriti si sente una voce, quella di una 19enne che viene estratta viva. Una scintilla di entusiasmo in una domenica di angoscia e rabbia. “Era una tragedia annunciata”, sostengono alcune persone del posto. Ma saranno gli investigatori a definire se si tratta di frasi di circostanza o se esistono responsabilità precise per quel crollo. E proprio mentre la palazzina si sbriciola, un uomo e una bimba di 4 anni, di passaggio in quei luoghi, sono costretti alle cure mediche per le ferite riportate, verosimilmente connesse al crollo.
Estratti vivi
Ma le voci indistinte si odono ancora sotto le macerie e, uno dopo l’altro, vengono estratti altri due uomini, bardati su una barella e portati in ospedale. Nessuno dei 5 feriti sarebbe in pericolo di vita: i tre uomini avrebbero riportato politraumi, mentre la 19enne alcune fratture. “Questi edifici sono troppo vecchi”, continuano ad affermare le persone presenti sul posto, che formano un capannello mentre la macchina dei soccorsi è ancora in azione. Sul posto arrivano anche il Procuratore capo della Procura di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, e il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, mentre a Palazzo Baronale (sede del Comune di Torre del Greco) viene istituito il Centro Operativo Comunale, coordinato inizialmente dal vicesindaco Michele Polese.
Nessun disperso
Il sindaco Luigi Mennella, fuori zona, si catapulta nuovamente in città nel giro di qualche ora. E’ lui ad affiancare il Prefetto in occasione della comunicazione ufficiale che fa tirare a tutti un sospiro di sollievo. Non risultano dispersi. Ed anche il portavoce dei vigili del fuoco, afferma che “abbiamo salvato una ragazza, che ci ha riferito che i genitori erano fuori, così abbiamo proseguito nei salvataggi”. Ma se da un lato la comunità torrese può tirare un primo parziale sospiro di sollievo, dall’altro c’è un’intera popolazione che invoca chiarezza sull’accaduto. La Procura della Repubblica di Torre Annunziata, infatti, ha aperto un fascicolo d’inchiesta con l’ipotesi di crollo colposo. Le indagini sono affidate ai Carabinieri della compagnia di Torre del Greco, mentre i rilievi sono a cura dei Carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata. Per le cinque famiglie che abitavano nella palazzina, non c’è più un tetto sulla testa. E sono una trentina le persone sfollate, mentre i residenti delle case adiacenti chiedono controlli accurati per verificare la stabilità delle loro abitazioni. Saranno le indagini a chiarire se ci sono colpe specifiche in merito all’improvviso cedimento, i cui strascichi si protrarranno a lungo nel tempo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA