ROMA – Una tragedia che lascia senza parole. Un omicidio-suicidio, è così che la Procura di Roma sta trattando il caso, dopo aver aperto un’inchiesta. A togliersi la vita è stata una donna di 38 anni, Giuseppina Orlando, che si è gettata questa mattina da Ponte Testaccio finendo nel Tevere. A morire per sua mano sono state le figlie, due bimbe di sei mesi, i cui corpicini non sono stati ancora ritrovati.
I sommozzatori al lavoro con un sonar per ritrovare i corpi delle gemelline
Nelle torbide acque del fiume della Capitale si sono calati anche i sommozzatori dei vigili del fuoco. Per le ricerche hanno impiegato anche un sonar, ma finora senza risultati. Secondo la ricostruzione la donna si è gettata dal fiume all’alba di oggi. L’allarme è scattato dopo la segnalazione di un passante che si trovava all’altezza di Ponte Testaccio alle 6:20. E’ stato proprio lui ad allertare e forze dell’ordine. L’intervento dei vigili del fuoco è stato immediato. Il corpo della donna è stato trovato attorno alle 11 e 30 sulla riva sinistra del Lungotevere San Paolo, nei pressi del Ponte Marconi.
L’allarme lanciato da un passante che ha visto la donna gettarsi
Il cadavere è riemerso dalle acque del fiume a circa due chilometri di distanza dal punto in cui la 38enne si sarebbe gettata. Il fatto che la donna potesse essersi gettata con le figlie neonate è emerso dopo la sua identificazione. Perché contestualmente il marito ha raccontato che, al risveglio, in casa non aveva trovato né la donna né le gemelline neonate. Un giallo, questo. Perché la persona che ha osservato la donna lanciarsi, non ha riferito di aver notato le due bimbe. Questo potrebbe significare che la donna potrebbe averle gettate prima di lanciarsi, ma anche che potrebbe averle prima portate altrove. Mentre continuano infatti le ricerche nel fiume, si indaga anche sugli spostamenti della 38enne.