MILANO – “Le crescenti pressioni cui sono sottoposte le risorse idriche italiane, anche lombarde, determinano scarsità d’acqua e deterioramento della sua qualità. I cambiamenti climatici, le condizioni meteorologiche imprevedibili e le siccità a cui stiamo drammaticamente assistendo in queste settimane, stanno contribuendo in misura significativa all’esaurimento delle riserve di acqua dolce destinate all’agricoltura, all’allevamento e allo sviluppo urbano. Occorre un impegno concreto per migliorare e programmare l’uso delle risorse idriche. Un contesto che vede messo a grave repentaglio il concetto One Health a cui si ispira il sistema sanitario regionale lombardo, che riserva una attenzione complessiva sulla salute dell’uomo legata a quella dell’ambiente e degli animali. In tema di scarsità di risorse idriche e della loro qualità anche in rapporto alla sicurezza alimentare complessiva, è sempre più auspicabile anche il riutilizzo di acque reflue trattate”. Sono le parole di Letizia Moratti, vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, in un messaggio inviato oggi a “Sicurezza alimentare e qualità delle risorse idriche: le opportunità della normativa europea sul riuso delle acque depurate in agricoltura”, organizzato dall’Associazione Nazionle Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari (Anbi) al Palazzo delle Stelline di Milano.
“Tuttavia – prosegue Moratti – al momento, non esiste una normativa che riporti valori di riferimento per parametri microbiologici, fisici o chimici per le acque di irrigazione o comunque destinate alla produzione primaria. Queste potrebbero diventare veicoli di infezione se contaminate da microrganismi patogeni.
La principale combinazione alimento/agente patogeno è risultata la Salmonella per verdure a foglia mangiate crude, ortaggi a bulbo e stelo, pomodori e meloni, ed Escherichia coli per baccelli freschi, legumi e cereali”.
“L’European Food Safety Authority – ha ricordato la vice presidente lombarda ha adottato diversi pareri scientifici sui rischi per la salute pubblica posti dagli agenti patogeni che potrebbero contaminare gli Alimenti di Origine Non Animale. Appare necessario individuare colture ed allevamenti nei quali è possibile utilizzare acque di riuso e altre nei quali è sconsigliato, mappando un utilizzo ottimale delle diverse risorse idriche disponibili per ciascun territorio”.
“Nel settembre 2021 – ha continuato – la Commissione europea ha condotto un audit in Italia per la valutazione del sistema dei controlli ufficiali relativi alla sicurezza microbica della produzione primaria di alimenti di origine non animale. Il Regolamento UE 2020/741, che entrerà in vigore nel giugno 2023, mira a incoraggiare l’utilizzo sostenibile dell’acqua attraverso un più ampio riutilizzo delle acque reflue trattate o affinate”.
“La Direzione Generale “Uso Sostenibile del Suolo e delle Risorse Idriche” (USSRI) presso il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) – ha raccontato nel suo messaggio Letizia Moratti – ha già avviato un tavolo di lavoro per la stesura di un Decreto interministeriale che recepisca la norma comunitaria. Attualmente in Regione Lombardia, in raccordo operativo con i gestori delle acque, il controllo delle acque reflue in uscita dai depuratori (acque poi immesse nei corpi idrici superficiali) è garantito da ARPA, mentre il controllo delle acque destinate al consumo umano (acqua potabile) spetta alle ATS. ARPA e ATS sono chiamate ad essere sempre più vigili ed attente in materia di tutela delle risorse idriche, attraverso controlli sempre più puntuali e scrupolosi che ne assicurino la sicurezza”.
“ARPA e ATS sono anche gli attori coinvolti per la costruzione – ha chiuso l’assessore al Welfare – con i gestori delle acque, di modelli di utilizzo delle acque reflue in agricoltura e allevamento. L’assessorato al Welfare monitora con attenzione la tematica, soprattutto alla luce dell’improcastinabile esigenza di provvedere con urgenza ad un utilizzo responsabile ed attento delle risorse idriche. Un argomento di stretta attualità, destinato a divenire strategico nella visione prossima futura sulla sicurezza alimentare in rapporto all’uso delle risorse idriche.
L’acqua è un elemento fondamentale per assicurare la vita e la salute delle persone e degli animali e deve essere tutelata e gestita rispettando l’ambiente, grazie ad un uso consapevole ed avveduto”.
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