Sicilia: nuovo progetto per proteggere gli agrumeti

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Resilienza climatica
Resilienza climatica

La Regione Siciliana ha lanciato un ambizioso piano, denominato ‘Agrumi Resilienti’, per contrastare gli effetti del cambiamento climatico sull’agricoltura dell’isola. L’iniziativa, dotata di un fondo pluriennale, si concentrerà sulla salvaguardia delle produzioni tipiche, in particolare agrumi e ortaggi come il finocchio, che rappresentano un patrimonio non solo economico ma anche culturale e paesaggistico.

Il settore agricolo siciliano sta affrontando sfide senza precedenti. Periodi di siccità sempre più lunghi e intensi mettono a dura prova le riserve idriche, mentre l’innalzamento delle temperature medie favorisce la proliferazione di nuovi parassiti e malattie delle piante, precedentemente sconosciuti nel Mediterraneo. Queste condizioni hanno già causato cali di produzione significativi e minacciano la sopravvivenza stessa di intere filiere, con gravi ripercussioni economiche per migliaia di famiglie di agricoltori.

Il progetto ‘Agrumi Resilienti’ interverrà su più fronti. Una parte consistente dei fondi sarà destinata a incentivare l’adozione di sistemi di irrigazione a goccia e di altre tecnologie per l’efficienza idrica, riducendo drasticamente gli sprechi. Verrà inoltre promossa la ricerca e l’utilizzo di portainnesti più resistenti allo stress idrico e alle fitopatie, recuperando varietà autoctone che hanno dimostrato una maggiore capacità di adattamento nel corso dei secoli. Un altro pilastro del piano prevede il ripristino di antiche tecniche di gestione dell’acqua, come le ‘gebbie’, vasche di raccolta tradizionali, integrandole con un monitoraggio moderno dei suoli e delle falde.

‘Non si tratta solo di resistere, ma di innovare partendo dalla nostra tradizione’, ha spiegato un agronomo dell’Università di Catania coinvolto nel comitato scientifico del progetto. ‘L’obiettivo è creare un modello di agricoltura che sia produttivo e al tempo stesso in armonia con un ecosistema che cambia. Promuoveremo l’agroforestazione e l’agricoltura biologica per ridurre la dipendenza dai pesticidi chimici, rafforzando la biodiversità che è la nostra migliore assicurazione per il futuro’.

Il piano regionale non si limiterà a fornire supporto tecnico e finanziario, ma includerà anche un vasto programma di formazione per gli agricoltori, aiutandoli a implementare le nuove pratiche. L’iniziativa rappresenta un passo fondamentale per garantire la sostenibilità a lungo termine di un settore chiave per l’economia siciliana, proteggendo al contempo un paesaggio e sapori unici al mondo. Il successo di questo modello potrebbe fare da apripista per altre regioni del Mediterraneo che affrontano problematiche simili.

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