Sicurezza, blindato il decreto di legge. Il Movimento 5 Stelle alla Lega: lealtà sulla prescrizione

Foto LaPresse / Filippo Attili

ROMA – Il decreto legge sulla sicurezza ha ottenuto la fiducia del governo. Il cavallo di battaglia del Ministro degli Interni Matteo Salvini passerà al vaglio delle camere con non pochi malpancisti. In primis ci sono i pentastellati che hanno fatto la voce grossa sulla prescrizione.

Il decreto sicurezza ottiene il sì dei pentastellati

Il Movimento Cinque Stelle, infatti, ha chiesto alla Lega lealtà sulla loro proposta di stop alla prescrizione dopo la condanna in primo grado, che dovrebbe essere inserita nel ddl anti-corruzione prossimamente in discussione a Montecitorio. “Questa mattina colazione dal ministro Bonafede per fare il punto sulle misure anti corruzione che presto saranno discusse in Parlamento: carcere per i corrotti, daspo ai corrotti, prescrizione dopo il primo grado di giudizio dei processi penali. Quest’ultima – ha ricordato il vicepremier Luigi Di Maio – è una nostra battaglia fondamentale di giustizia”

Il premier Conte fa da mediatore fra grillini e leghisti

A mediare fra grillini e leghisti c’è il premier Giuseppe Conte che ospite di Floris, nella giornata di ieri, a “Dì Martedì” ha cercato di minimizzare la diatriba interna. “Stiamo lavorando all’accelerazione dei processi penali e stiamo depotenziando la prescrizione: secondo la proposta del M5S, dopo il primo grado non scatterebbe più. Ovviamente ci riuniremo e ne discuteremo. Si tratta di una possibilità non ancora votata. C’è da dire però che ambedue i gruppi, nel contratto, si sono impegnati a rivedere la prescrizione con lo studio di una riforma efficace”.

Forza Italia non parteciperà al voto

La scelta del governo di porre la fiducia sul decreto sicurezza al Senato non è stata apprezzata da Forza Italia che ha deciso di non parteciperare al voto. “E’ un atto ingiustificabile perché impedisce di discutere e migliorare il provvedimento. Durante l’incontro avuto a Palazzo Chigi avevamo espressamente chiesto al presidente Conte di evitare una simile forzatura. E’ utile solo a contenere i dissapori e le prove di forza in seno alla maggioranza di governo” ha dichiarato il capogruppo Francesco Lollobrigida.

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