ROMA (LaPresse) – Il taser è stato ‘sperimentato’ per la prima volta, anche se solo come ‘spauracchio’. Sarebbe bastato, alla polizia di Milano, mostrare la pistola elettrica per sedare una rissa tra tre persone, una armata di coltello, a pochi passi dalla stazione centrale.
L’approvazione del vicepremier Salvini
“Buona la prima!”, ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, promotore dell’introduzione degli storditori nella dotazione delle forze armate. Un’occasione per placare le critiche e per rilanciare. “Avanti così, con la volontà di introdurre il taser anche per la polizia ferroviaria, per la polizia locale e per la polizia penitenziaria”.
L’introduzione dello strumento ha sollevato un vespaio di critiche, anche di grandi organizzazioni come Amnesty International. “Negli Stati Uniti i proiettili fanno mille morti all’anno, i mille morti le pistole elettriche li hanno fatti in 20 anni quindi è chiaro che, dal punto di vista della pericolosità, non sono equiparabili“. Lo ha spiegato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty -. Ma quando si dice che il rischio nell’uso della pistola elettrica è pari a zero, si dice una cosa inesatta”.
Il taser: l’alternativa alle armi da fuoco
La pistola elettrica è classificata tra le armi “meno che letali”. E, attraverso la somministrazione di una scossa, ha lo scopo di permettere il fermo e l’arresto dei presunti ricercati. Evitando l’uso di armi da fuoco. La società produttrice sostiene che le pistole elettriche non siano armi letali, malgrado le morti registrate.
Le sperimentazioni della polizia
Tra gli studi sull’uso del taser c’è lo ‘Shock Tactics’, l’indagine realizzata dalla Reuters che ha riferito di 1.005 persone morte in seguito all’utilizzo della pistola elettrica da parte della polizia. In 9 casi su 10 si trattava di persone non armate e in un caso su 4 di persone con problemi mentali o neurologici. Amnesty ha già denunciato la morte di ben 334 persone dal 2001 al 2008.
Oltre che negli Stati Uniti, in cui l’uso della pistola elettrica è concesso anche ai civili, il Taser è dato in dotazione alle forze di polizia in circa 107 Paesi. Tra cui Canada, Brasile e Australia, poi in Europa da Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca e Grecia, poi Regno Unito, Nuova Zelanda e Kenya.