SIERRA LEONE (LaPresse/AFP) – Centinaia di persone hanno sfilato a Freetown per sostenere il progetto del governo di rafforzare le pene nei confronti dei responsabili di stupri e violenze sessuali. A capo della manifestazione pacifica di circa 300-400 persone, che hanno percorso cinque chilometri, c’erano la moglie del presidente del Paese Fatima Bio, la ministra della Giustizia Priscilla Schwartz. E il ministro degli Affari sociali Daindu Dassama.
La lotta contro molestie sessuali, traffico, prostituzione e matrimoni in età infantile
La marcia arriva il giorno dopo il lancio della campagna ‘Ne touchez pas à nos filles’ (Non toccate le nostre ragazze). Un’iniziativa avviata da Fatima Bio per lottare contro le molestie sessuali nei confronti delle adolescenti, il traffico e la prostituzione, i matrimoni in età infantile. Le first lady di Liberia, Niger, Ghana, Ciad e Gambia erano presenti al lancio dell’iniziativa, in piena campagna internazionale di sensibilizzazione che si chiuderà lunedì.
Sierra Leone, si chiedono condanne più severe per gli stupratori
“Che sia molto chiaro: gli uomini che stuprano le ragazze devono essere incarcerati a vita”, ha dichiarato il presidente Bio, nel quadro della campagna. L’attuale codice penale prevede da 5 a 15 anni di carcere per i responsabili di abusi sessuali e stupri. Secondo le statistiche della polizia, il numero di stupri è quasi raddoppiato in un anno in Sierra Leone: erano state 4.750 nel 2017, sono state 8.505 nel 2018. I tre quarti delle vittime sono bambine sotto i 15 anni, alcune delle quali di appena 7 mesi. Ogni mese circa 150 bambine restano incinte a seguito di stupro, ha aggiunto l’associazione Rainbow Initiative.
