ROMA – È Ghemon l’ospite della nuova puntata di “Stories Live”, il ciclo di interviste ai protagonisti dello spettacolo di Sky TG24. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, Ghemon, all’anagrafe Giovanni Luca Picariello – ma in famiglia mi chiamano Gianluca -, si racconta in un’intervista tra parole e musica, in onda lunedì 10 maggio alle 21 su Sky TG24, su Sky Arte, venerdì 14 maggio alle 18 e sempre disponibile On Demand. Con la regia di Francesco Venuto, il programma alterna riflessioni, aneddoti, ricordi con alcune delle canzoni più belle dell’artista hip hop, come Il momento perfetto, Tanto per non cambiare, Magia nera, Rosa viola, In un certo qual modo, Inguaribile romantico, eseguite live con la sua band in uno studio intimo e caldo, vestito di immagini e luci.
Riflettori sul cantante avellinese
Ghemon ha da poco presentato il suo settimo album, “E vissero feriti e contenti”, uscito a meno di un anno dal suo precedente lavoro e che contiene il brano presentato a Sanremo, “Il momento perfetto”. È l’album dove di più la forma delle canzoni coincide con quello che sono dentro, come volevo diventare come artista – ha spiegato Ghemon nell’intervista -. Un disco di risposta a quello che c’era fuori: i primi due o tre mesi della pandemia non avevo idea di come avrei reagito come artista, invece poi ho ritrovato l’unico luogo dove potevo andare oltre a casa, lo studio, quello mi ha aiutato a proiettarmi con la testa in avanti e a pensare alla musica come a una risposta per quando le cose sarebbero potute tornare alla normalità.
Quando mi è venuto il titolo, volevo mettere più l’accento su ‘contenti’, ‘feriti’ è la consapevolezza che determinate cose nella vita capitano e si superano. Non credo nelle fiabe dove non succede niente di male, la vita mi ha insegnato altro, però mi ha insegnato anche che a un certo punto il libro finisce, si volta pagina, ci si riguarda indietro e si può essere addirittura ‘contenti’ delle cose che sono andate storte, se le hai sapute superare ne hai tratto una lezione: o vinci, o impari.
(LaPresse)