Sospesi dall’Antitrust alcuni siti di vendita ‘buy and share’

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha adottato quattro provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti operatori

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

MILANO (LaPresse) – Sospesi dall’Antitrust alcuni siti di vendita ‘buy and share’. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha adottato quattro provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti operatori. Che svolgono attività di vendita on line di apparecchiature elettroniche utilizzando la modalità del c.d. buy and share. Secondo la quale i consumatori sono invitati ad acquistare i beni ad un prezzo particolarmente scontato. E poi, per ottenere il bene prescelto, devono impegnarsi affinché altri consumatori, almeno 2/3, effettuino un analogo acquisto. Aderendo ad una specifica lista.

Le indagini sono effettuate con la collaborazione del Nucleo Antitrust della Guardia di Finanza. Ed hanno evidenziato che gli operatori in questione utilizzano la prima fase di promozione per acquisire credito attraverso un rapido scorrimento delle liste e la conseguente consegna dei beni prenotati. Solo dopo che un numero rilevante di soggetti aderisce versando l’importo iniziale, lo scorrimento della lista rallenta progressivamente fino ad arrestarsi e, a questo punto, viene impedito ai consumatori di uscire dal sistema e di poter ottenere un rimborso di quanto originariamente versato.

Sospesi perché “potrebbero ingannare un numero crescente di consumatori”

L’Autorità ha ritenuto che tali sistemi di vendita siano in grado di attrarre un numero sempre crescente di acquisti – in realtà mere prenotazioni – e possano funzionare solo in caso di una loro continua e rapida espansione, condizioni del tutto particolari e aleatorie che ne evidenziano la natura gravemente scorretta, in grado di ingannare un numero crescente di consumatori e condizionare indebitamente coloro che vi hanno aderito.

“Tali evidenze giustificano l’intervento cautelare con il quale è ordinato agli operatori di sospendere ogni attività diretta all’utilizzo della modalità di vendita subordinata alla successiva adesione di altri consumatori, nonché alla vendita di prodotti presentati come disponibili ma che in realtà non risultano pronti per la consegna.- illustra Agcm – Destinatari dell’intervento cautelare sono le società Zuami S.r.l.s. (sito: zuami.it.), Gladiatori Roma s.r.l.s. (il sito è listapro.it.), SHOP BUY S.r.l.s. (sito shopbuy.it) e IBALO S.r.l.s (sito: ibalo.it)”.

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