AVERSA – Arrestato il 36enne Carmine Daniele: è stato ammanettato dagli agenti della Squadra mobile di Caserta, guidata dal vicequestore Dario Mongiovì. La sua cattura è scattata a seguito della condanna, diventata irrevocabile, a 7 anni per spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento è stato emesso dall’ufficio Esecuzioni penali della Procura generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Napoli. I poliziotti hanno rintracciato Daniele, originario dell’Agro aversano, ad Aversa.
Oltre alla detenzione, la Cassazione, confermando il verdetto di secondo grado, ha ratificato anche la sua condanna al pagamento di una multa di 30.000 euro. Daniele Carmine è stato accompagnato dagli agenti presso la casa circondariale ‘Francesco Ucccella’ di Napoli.
Il verdetto che lo ha colpito è scaturito dall’inchiesta, condotta dai carabinieri di Aversa, che nel 2018 ha portato a 14 misure cautelari e ha messo sotto indagine, in stato di libertà, altre 7 persone. L’attività investigativa è riuscita a smantellare una rete di pusher che si riforniva di stupefacenti nella provincia di Napoli e anche a Bari, rivendendoli ad Aversa e nell’Agro aversano. Tre le zone principali di spaccio: via Saporito e l’esterno di due locali ubicati in via Verde e in piazza Principe Amedeo della città normanna. Quell’indagine ha accertato anche che a tenere in mano le redini dello spaccio erano soprattutto la famiglia Sfoco, Carmine Daniele e un suo parente (che aveva un canale di approvvigionamento nella zona di Bari). Daniele ora è assistito ora dall’avvocato Carmine D’Aniello
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