MADRID – Il ministero della Giustizia della Spagna ha annunciato di avere chiesto a 656 Comuni di ritirare dagli spazi pubblici i simboli ereditati dal franchismo. Questo visto che numerose strade portano ancora i nomi di alti funzionari della dittatura. “Il ministero della Giustizia, attraverso la direzione generale della Memoria storica, ha chiesto a 656 Comuni spagnoli di eliminare le vestigia del franchismo che potrebbero esserci ancora nello spazio pubblico”. Lo si legge in una nota. Il capo del governo socialista, Pedro Sanchez, da quando è arrivato al governo all’inizio di giugno si è impegnato a riabilitare la memoria delle centinaia di migliaia di vittime repubblicane della guerra civile spagnola del 1936-1939. Inoltre della dittatura di Francisco Franco che ne seguì, dal 1939 al 1975.
La decisione
“Principale simbolo di questo impegno è la sua volontà di riesumare Franco dal suo monumentale mausoleo nella Valle de los Caidos. Piano ancorato da mesi per l’opposizione dei discendenti del dittatore. Nella sua richiesta ai Comuni, il ministero intende far applicare la legge del 2007 sulla memoria storica. Questo obbliga le amministrazioni pubbliche ad “adottare le misure pertinenti per rimuovere stemmi, insegne, targhe e altri oggetti o nomi che facciano apologia, personale o collettiva, del sollevamento militare, della guerra civile e della dittatura”. Votata sotto il governo del socialista José Luis Rodriguez Zapatero (2004-2011), questa legge è ancora contestata dai conservatori, secondo i quali riapre inutilmente ferite del passato. Secondo i dati del ministero, che cita l’Istituto nazionale di statistica, “figure importanti del franchismo danno ancora il nome a 1.171 strade e luoghi spagnoli”.
LaPresse
Spagna, governo a oltre 650 Comuni: “Ritirare nomi e simboli franchismo”
Il ministero della Giustizia della Spagna ha annunciato di avere chiesto a 656 Comuni di ritirare dagli spazi pubblici i simboli ereditati dal franchismo. Questo visto che numerose strade portano ancora i nomi di alti funzionari della dittatura.