Spagna, Sanchez vince ma deve allearsi. Il Pp affonda, in Parlamento l’ultradestra di Vox

Il premier uscente vince con il 28,1% dei voti, il che gli darebbe fra 116 e 121 seggi

Oscar Del Pozo / AFP in foto Pedro Sanchez

MILANO – Alla chiusura delle urne in Spagna è stato diffuso un sondaggio realizzato da Gad3 per TVE. Secondo cui il partito socialista Psoe del premier uscente Pedro Sanchez vince con il 28,1% dei voti, il che gli darebbe fra 116 e 121 seggi.

Sanchez deve ricorrere a una strategia di alleanze

Sanchez per governare avrebbe dunque bisogno dell’appoggio non solo di Podemos, che si attesta al quarto posto con 42-45 seggi dopo il Partito popolare (PP) e Ciudadanos. Ma anche delle forze indipendentiste. Stando a questo sondaggio, i conservatori del Partito popolare (PP) di Pablo Casado si attesterebbero al secondo posto ma per il partito sarebbe una storica sconfitta. Con il 17,8% dei voti e una forchetta compresa fra 69 e 73 seggi, ben al di sotto anche delle peggiori previsioni del PP.

Vox entra in Parlamento

Al terzo posto Ciudadanos di Albert Rivera, che otterrebbe il 14,4% con 48 o 49 deputati, contro i 32 ottenuti nel 2016. Infine Vox si attesterebbe al 12,1% ed entra così per la prima volta al Parlamento nazionale, con 36-38 seggi. La maggioranza assoluta in Parlamento è di 176 seggi. Stando a questa rilevazione, dunque, la formula andalusa di destra ed estrema destra composta da PP-Ciudadanos-Vox non otterrebbe i voti necessari a governare da sola. Fermandosi a circa 157 seggi.

I possibili scenari del governo

Sempre se i numeri di questa rilevazione venissero confermati, i socialisti del Psoe di Sanchez (che avrebbe 116-121 seggi) e Podemos di Pablo Iglesias (con 42-45 seggi) insieme si fermerebbero a 158-166 deputati, quindi meno della maggioranza assoluta di 176 seggi.

Per avere una maggioranza di governo, dunque, Sanchez potrebbe unirsi al Pnv (all’1,30% e con 6 seggi) e al catalano Erc (3,30% e 13-14 seggi). Il che significa che dipenderebbe almeno in parte dall’indipendentismo catalano per restare alla Moncloa. Il socialista avrebbe preferito evitare di avere di nuovo bisogno degli indipendentisti catalani. Dal momento che proprio questi ultimi, rifiutandosi di votare la sua legge di bilancio, lo hanno costretto a convocare le elezioni anticipate che si sono tenute oggi.

(LaPresse)

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