FIRENZE – Il suo Napoli, lassù in cima, è scomodo, E fa paura a tutti. La dice lunga un episodio accaduto a Luciano Spalletti ieri nel dopo partita. Il tecnico si appresta al collegamento con Dazn e, da Roma, Jose Mourinho, che sta per salutare quando vede nelle telecamere Luciano, suo acerrimo rivale quando allenava l’Inter del Triplete: “Grande Spallettone, ma che vuoi vincerle tutte? Secondo me devi perdere la prossima in trasferta…”. Che guarda caso, il Napoli giocherà all’Olimpico, proprio contro la sua Roma.”Sta bono te, sta bono” replica Luciano, che intanto si gode il primato e i numeri di un Napoli da record. “Non è facile quando trovi squadre che giocano uomo contro uomo – ha detto il tecnico azzurro – Dal punto di vista fisico in quelle situazioni fatichiamo ancora, però davanti abbiamo giocatori veloci difficili da prendere. Le cinque sostituzioni allungano la vita alle partite, perché poi a volte non basta neanche il 2-0. Quindi se le usi bene possono diventare un bel vantaggio. Però nel secondo tempo non abbiamo servito bene Mertens e Petagna, non abbiamo chiuso la partita. Ma almeno abbiamo due colonne in difesa di cui possiamo fidarci”. Spalletti ovviamente vuole correggere qualcosa della serata del Franchi. “Abbiamo sofferto le palle lunghe per Vlahovic. Hanno messo Sottil che è un signor giocatore. Alla fine siamo stati squadra, abbiamo sofferto ma abbiamo avuto l’occasione per fare il 3-1 – spiega il tecnico di Certaldo – Abbiamo giocato con forza e maturità, molti hanno giocato giovedì sera, dopo 95’ giocati e una sconfitta nella testa. Rimettersi in condizione mentale vuol dire aver a che fare con dei professionisti sani. Però bisogna migliorare ancora, per portare a casa partite che soffri. Questa vittoria è risicata e c’era la possibilità di far meglio. Alcuni giocatori non sono ancora in forma come Mertens. Giocare ogni tre giorni non è facile, abbiamo ancora tanto da fare”. Certo “vincere è sempre importante, farlo in tutte le gare è difficile – filosofeggia il tecnico – Se vai sotto, mantenere l’equilibrio e reagire diventa complicato. Il Napoli ha potenzialità superiori rispetto a quelle fatte vedere nel primo tempo, mi aspettavo che potessero trovare la trama che ci permettesse di andare oltre la loro linea difensiva”. Guai, però, a parlare di scudetto. “La squadra ha anche dei difetti, faccio il simpatico ma non lo sono – ridacchia Spalletti – dobbiamo migliorare nella fase di nessuno, quando la palla è per aria. Quella fase è importante allo stesso modo della fase attiva e passiva. Mi è capitato anche di vincerne 11, anche il premio di allenatore di settembre lo divido con i miei ragazzi”.
Spalletti si gode il Napoli: “Squadra vera che sa soffrire”
L’analisi del tecnico: “Abbiamo reagito con carattere, vittoria meritata. Scudetto? Dobbiamo ancora migliorare”