NAPOLI – Area nord della città in fibrillazione. Colpi d’arma da fuoco nelle palazzine della ‘33’ sabato sera.
Alle 21 e 30 i carabinieri della stazione Scampia mentre percorrevano via Anna Maria Ortese, hanno udito il tipico rumore dei colpi di pistola provenire da quelle parti. Non hanno perso un secondo: hanno avvertito la sala operativa e si sono precipitati sul posto. Qui è scattato un maxi sopralluogo. Le ‘gazzelle’ hanno blindato l’intero isolato.
Le immediate indagini hanno permesso di accertare che poco prima ignoti avevano sparato nei pressi di un circoletto, pochi metri più avanti in via Ghisleri. Qui sono state rinvenute e sequestrate tre ogive deformate. In quel punto avevano fatto fuoco con una semiautomatica.
Indagini in corso da parte dei carabinieri di Scampia e del Nucleo Operativo della compagnia Stella. L’ipotesi è quella di una lite degenerata in strada. Tra due gruppi di ragazzi. Ma non è l’unica. Gli investigatori hanno acceso i riflettori sui pregiudicati, che abitano nella zona. Ed esaminato la mappa: al rione della ‘33’ gli affari illeciti sono sotto il controllo degli Abete-Abbinante. Qui ci sono importanti piazze di spaccio. Quella della ‘33’ è tra le più note e redditizie. Gli inquirenti non escludono dissapori nella gestione dei market degli stupefacenti, tra fornitori e capi piazza. O qualcosa del genere.
Al momento i carabinieri hanno pochi elementi, per ricostruire i fatti: quando sono arrivati in via Ghisleri, il gruppo di fuoco si era appena allontanato. I bossoli a terra erano ancora caldi.
Gli accertamenti delle forze dell’ordine sono tuttora in corso. La Procura sa che potrebbe accadere qualcosa dopo il raid armato: una ritorsione, una rappresaglia poche ore più tardi e ha elevato al massimo il livello di allerta: sono stati intensificati i pattugliamenti nelle palazzine della ‘33’. Soprattutto già domani potrebbero scattare delle perquisizioni domiciliari, per fare sentire la presenza dello Stato ai cittadini.
Le indagini proseguono, per capire cosa sia successo e i carabinieri cercano informazioni in via confidenziale. Ieri hanno ascoltato le persone che abitano in quel tratto della strada.
Qui non ci sono telecamere di sorveglianza e le verifiche puntano ai rilievi tecnici sul posto e alle dichiarazioni raccolte dalle forze dell’ordine.
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