WASHINGTON (Usa) – Spazio, missione compiuta: la capsula Crew Dragon è tornata sulla Terra. La capsula Crew Dragon di SpaceX è ammarata con successo nell’Oceano Atlantico. Dopo più di sei giorni nello spazio. Completando la sua missione dimostrativa per la Nasa, propedeutica alla ripresa dei voli con equipaggio Usa.
Dopo ore di suspense, la Crew Dragon è tornata sulla terra alle 8.45 (14.45 ora italiana) del mattino. A circa 230 miglia (370 chilometri) al largo della costa dello stato americano della Florida. Lanciato lo scorso sabato al Kennedy Space Center in Florida, Dragon ha attraccato domenica alla Stazione spaziale internazionale, da dove si è staccata in mattinata. I filmati in diretta della Nasa hanno mostrato l’apertura regolare dei paracadute all’ora esatta prevista. La missione serviva a dimostrare l’affidabilità e la sicurezza del veicolo, che gli astronauti statunitensi dovranno utilizzare entro la fine dell’anno per raggiungere la ISS. A bordo della capsula è rientrato sulla terra anche l’equipaggio: il manichino Ripley, dotato di sensori per misurare le sollecitazioni e che saranno analizzati per capire a cosa saranno sottoposti gli astronauti che utilizzeranno la capsula in estate.
Il fondatore e capo di SpaceX, Elon Musk, sabato scorso dopo aver lanciato la capsula del Kennedy Space Center con uno dei suoi razzi aveva manifestato la sua ansia per l’operazione: “Direi che il rientro ipersonico è probabilmente la mia più grande preoccupazione”. Ma tutto è andato bene. Tanto che Benji Reed, direttore della gestione delle missioni dell’equipaggio presso SpaceX, ha commentato: “Splendida apertura del paracadute, sto ancora tremando”. L’amministratore della Nasa, Jim Bridenstine, ha celebrato la missione dicendo che “ha segnato un’altra pietra miliare in una nuova era del volo spaziale umano”.
(LaPresse/AFP)
