MILANO – Il primo dei sei esperimenti dell’Agenzia spaziale italiana è stato attivato oggi per essere eseguito da Luca Parmitano, astronauta dell’Esa (Agenzia spaziale europea). Si tratta di Nutriss, un test scientifico realizzato dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) proposto dal professor Gianni Biolo dell’Università degli Studi di Trieste.
L’obiettivo della sperimentazione
La sperimentazione ha come obiettivo quello di mantenere una composizione corporea ideale evitando l’aumento del rapporto massa grassa/massa magra dovuto all’inattività da microgravità. Responsabile tecnico per la realizzazione dell’apparato è la Kayser Italia di Livorno. Nutriss è arrivato sulla Iss (Stazione spaziale internazionale) a bordo della navetta cargo Cygnus NG-11 lo scorso 17 aprile insieme a Acoustic Diagnosis un altro esperimento dell’Asi, che sarà oggetto di attività ad inizio agosto.
La missione di Parmitano
Nel frattempo – si legge in una nota – è sulla rampa di lancio in attesa del decollo il terzo esperimento targato Asi: Amyloid Aggregation. A trasportarlo in orbita è la capsula Dragon-18 della SpaceX. Nel corso della sua missione, Parmitano avrà il compito di seguire oltre 100 esperimenti internazionali 50 dei quali dell’Esa, e sei proposti dall’Asi. Gli altri tre targati Asi sono: Xenogriss, Lidal e Mini-Euso che arriveranno a bordo della Stazione con altre navette tra agosto, ottobre e dicembre.
L’italiano rivestirà il ruolo di comandante della Iss
Tutta la componente scientifica selezionata dall’Asi è in collaborazione con diversi enti, università italiane e internazionali. Luca Parmitano decollato il 20 luglio scorso per la missione Esa chiamata Beyond rimarrà sulla Stazione Spaziale fino al 6 febbraio prossimo. È alla sua seconda missione dopo ‘Volare’ dell’Agenzia spaziale italiana del 2013. Dal prossimo ottobre rivestirà il ruolo di comandante della ISS assumendone il comando per la cosiddetta Expedition 61, missione di attività sulla Stazione da parte dell’equipaggio di cui è parte Parmitano.
(LaPresse)