NAPOLI – E’ iniziata l’estate ed è tempo di vacanze. Quando siamo in ferie ci rilassiamo, e purtroppo spesso perdiamo di vista le regole utili alla salvaguardia dell’ambiente. Ma possiamo fare molto per il nostro pianeta, anche in vacanza, partendo da piccoli gesti, come la scelta dei piatti da ordinare al ristorante. Quando scegliamo il cibo dobbiamo stare attenti alla stagionalità dei prodotti, alla provenienza, ma anche ad altri fattori. In particolare in estate dobbiamo seguire le regole sul consumo di pesce, crostacei e molluschi per salvaguardare l’ecosistema marino del Mediterraneo.
Non sono solo le stagioni a dettare il menu ittico, ma anche i divieti di pesca previsti per legge allo scopo di tutelare le specie a rischio. Esiste un vero e proprio calendario che spiega quali specie possono essere pescate, in base al periodo e alla localizzazione. Secondo un’indagine diffusa quest’anno da Fedagripesca-Confcooperative 6 italiani su 7 non conoscono date e limitazioni per il consumo. Una cifra enorme.
SPECIE PROTETTE: DATTERI VIETATI SEMPRE
Quando si fanno acquisti o si ordina al ristorante è importante sapere cosa si può mangiare per bloccare il commercio di prodotti pescati fuori stagione o addirittura vietati. Ci sono specie che sono vietate da decenni, indipendentemente dalla stagione. E’ il caso dei datteri di mare: la pesca di frodo porta alla distruzione dei litorali mettendo a repentaglio la sopravvivenza della specie e tutta la biodiversità marina. Da almeno 30 anni la legge vieta prelevarli dalle rocce ma, purtroppo, la pesca illegale affligge molte aree marine del Paese. I tartufi di mare sono off-limits dal 1 giugno al 31 luglio mentre per i crostacei, come aragoste, astici e granseola è prevista una sospensione a partire dal 1 settembre fino a fine di febbraio. Dal 2020 che è vietata in tutta Italia la pesca dell’anguilla, nel periodo che va dal 1 gennaio al 31 marzo.
PAESE CHE VAI DIVIETO CHE TROVI
Uno dei simboli delle vacanze al mare in Puglia è l’aperitivo al tramonto con vino bianco e ricci di mare. Attenzione però ‘alla location’. Se in Puglia possiamo degustare tranquillamente i ricci di mare in Sardegna no: nella splendida isola dei nuraghi si possono pescare solo dal novembre ad aprile, quindi ora siamo fuori stagione.
Pesce spada e tonno: ecco le regole
In questa stagione possiamo stare tranquilli sul pesce spada del Mediterraneo, che non può essere catturato dal 1 al 31 marzo e dal 1 ottobre al 30 novembre. Due i mesi di fermo nell’Adriatico per sardine e acciughe. Dal 1 ottobre al 30 novembre è in vigore anche lo stop per l’alalunga. Per il tonno rosso di deve seguire non solo il calendario, ma anche le quote di cattura. Per le imprese autorizzate la pesca va dal 1 gennaio al 31 dicembre, mentre per l’accerchiamento il periodo concesso dura appena 1 mese, ovvero da fine maggio a fine giugno (c’è ancora qualche giorno di tempo).