Milano, 11 apr. (LaPresse) – Yulia Skripal, figlia dell’ex spia russa Sergei, ha rifiutato l’assistenza dell’ambasciata russa “al momento”. La 33enne, dimessa lunedì dall’ospedale dopo l’avvelenamento con agente nervino del 4 marzo, ha riferito che suo padre è “ancora gravemente malato”. In una dichiarazione rilasciata dalla polizia, ripreso dalla Bbc, la donna ha affermato di non essere ancora abbastanza forte da concedere un’intervista ma ha precisato che “nessuno può parlare per me o per mio padre”. Yulia ha poi aggiunto di trovarsi ora in una vita “totalmente diversa da quella che ho lasciato appena più di un mese fa”.