ROMA (LaPresse) – Stadio Roma, chiusa l’inchiesta: Parnasi e altri 19 a rischio processo. La procura di Roma chiude l’indagine sul nuovo stadio della Roma e 20 persone rischiano il processo. Tra di loro il costruttore Luca Parnasi, l’ex presidente di Acea Luca Lanzalone, che per la giunta Raggi seguì la trattativa sullo stadio di Tor Di Valle, Adriano Palozzi, ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio di Forza Italia. Oltre che Michele Civita, ex assessore regionale del Pd, e il soprintendente ai beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti.
Parnasi, finito in carcere il 13 giugno scorso, è ora quindi sottoposto a obbligo di firma e dimora. E rischia il processo insieme ai suoi collaboratori: Luca Caporilli, Simone Contasta, Nabor Zaffiro, Giulio Mangosi, Gianluca Talone. Sono tutti a vario titolo indagati per associazione a delinquere. Ma anche per corruzione e finanziamento illecito.
Il 2 ottobre scorso era stato sottoposto a un nuovo lunghissimo interrogatorio. Nell’ambito dell’inchiesta durante il quale aveva chiarito una serie di rapporti con politici e amministratori.
Stadio Roma, ecco le accuse della Procura
Secondo la procura, il gruppo Parnasi avrebbe tentato di ‘oliare’ i vari passaggi dell’approvazione del progetto dello stadio. Mettendo in atto una corruzione che la gip Tomaselli ha definito “sistemica”. Per arrivare infatti all’approvazione del progetto, Parnasi si sarebbe servito tra gli altri dell’avvocato, ex presidente di Acea, Luca Lanzalone. Quest’ultimo finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione. Che per la giunta capitolina seguiva la trattativa sulla modifica del piano. E che in cambio dell’aiuto fornito avrebbe ricevuto incarichi e consulenze del valore di 100mila euro.
L’inchiesta coinvolge anche l’ex assessore e oggi consigliere comunale di Forza Italia, Davide Bordoni. Ma anche Daniele Leoni, funzionario del Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma. Oltre che Giampaolo Gola assessore allo sport del X Municipio, l’architetto Paolo Desideri, Fabio Serini, commissario straordinario dell’Ipa, Luciano Costantini, dello studio Lanzalone, Stefano Sonzogni e Mariangela Masi e Claudio Santini.